Cronistoria della intitolazione della Scuola dell'Infanzia a "Carmela Ayr" (scritti nel 2002/2003)
MINISTERO
DELL'ISTRUZIONE, DELL'UNIVERSITA' E DELLA RICERCA -
UFFICIO
SCOLASTICO REGIONALE PER LA BASILICATA - POTENZA -
CENTRO
DEI SERVIZI AMMINISTRATIVI - MATERA -
DISTRETTO
SCOLASTICO N°7 - MONTALBANO JONICO (MT) -
ISTITUTO
COMPRENSIVO DI SCUOLA MATERNA, ELEMENTARE E MEDIA "ALBINO PIERRO"
75028
TURSI (Matera) - Via Roma 196. Tel/Fax:0835.533006-532707.
Dirigente
scolastico: prof. ALDO MARIO ZACCONE
E-mail:
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- C.F.82002360772.
ANNO SCOLASTICO 2002/03 - NORMATIVA
E PROCEDURA GENERALE PER L'INTITOLAZIONE
Una
certa ambiguità istituzionale storica della Scuola Materna statale (istituzione
educativa o custodia, formazione o parcheggio dei piccolo alunni) ha sempre
contraddistinto gran parte delle sue questioni più generali, nel senso che si è
proceduto di riflesso, per analogia, similitudine, estensione interpretativa
subordinata, soprattutto rispetto alla Scuola Elementare, forse anche per la
ovvia annessione funzionale e gestionale alla Direzione didattica.
La stessa
logica si applica anche alla materia delle intitolazioni che, in più, non è
disciplinata dalla legge in modo specifico, perché indirettamente resta ancora
interessante per la Scuola in genere solo la legge n°1188 del 23.6.1927,
relativa alla "Toponomastica stradale e monumenti e personaggi contemporanei",
in particolare gli articoli 3 ("l'intitolazione può essere riferita soltanto a
persone decedute") e art. 4 (sulle deroghe ammissibili, rispetto alla
precedente disposizione).
E' altresì innegabile che siano veramente pochissime
le scuole materne con una intitolazione. Quando ciò accade, dalla semplice
lettura del Bollettino Ufficiale delle Scuole materne italiane, a cura del
Ministero all'Istruzione, si notano, ad esempio, i richiami espliciti ad alcuni
grandi pedagogisti (Ferrante Aporti, F. Froebel, Maria Montessori, Sorelle
Agazzi, Pestalozzi, Rousseau), ad autori "per ragazzi" (H. C. Andersen, Gianni
Rodari, Collodi), ai massimi letterati italiani (Dante Alighieri, Alessandro
Manzoni, Giosuè Carducci, Eugenio Montale, Ada Negri, Italo Calvino, Elsa
Morante, Edmondo De Amicis, Giuseppe Ungaretti, Grazia Deledda), o a figure e
personaggi della fantasia creativa di autori più o meno geniali (Pinocchio,
Charlot, Totò).
Nell'insieme sono comunque assai meno delle scuole elementari
che pure ne ha ancora molte che ne sono
prive. Curiosamente, però, la tendenza si inverte se si gerarchizza il
grado scolastico, considerando la maggior parte delle scuole medie e la
generalità di fatto degli istituti secondari medio-superiori. Quasi a rimarcare
la distanza storica dall'ultima scuola, nata solo nel 1968, o la irrilevanza
del nome della "cosa", "tanto non è importante per i bambini", si sente
dire, oppure per la congenita precarietà
e transumanza dei plessi monosezionali e
non solo.
E'
noto che a Tursi nessuna scuola materna sia intitolata a qualcuno, e meno che
mai a una donna. Esattamente come la toponomastica cittadina, che fino a poco
tempo addietro escludeva l'altra "metà del cielo" anche dai riferimenti
stradali. Di aule e spazi interni alle scuole nemmeno a parlarne. Eppure, la
impegnativa procedura non sembra difficoltosa burocraticamente. Infatti, con
l'emanazione della Circolare Ministeriale n°313, prot.2745, del 12.11.1980,
dell'Ufficio coordinamento attuazione Decreti delegati, avente ad oggetto la
"Intitolazione di scuola, di aule scolastiche e di locali interni alle scuole.
Monumenti e lapidi", sono state abrogate le due analoghe circolari, una per il
settore della scuola secondaria, la n°35 del 31.3.1928, e
l'altra per la scuola elementare, prot.4452/48 del 25.6.1947, mentre
proprio il D.P.R. n°416 del 31.5.1974, che intanto ha creato nuovi organi
collegiali della scuola dotati di specifiche competenze, aveva reso necessario
una disciplina aggiornata della materia.
"Né sono da trascurare gli altri organi dello Stato, i quali, per le loro
competenze istituzionali a carattere generale, devono essere introdotti nel
procedimento, per l'espressione del proprio parere e per l'opportuno apporto di
informazione e di valutazione".
Dunque, dovendo schematizzare, la proposta, che
può essere fatta dal dirigente scolastico, consigli di
interclasse-intersezione, gruppi di docenti o di genitori, autorità comunali o
altri ancora, deve poi essere deliberata formalmente dal Consiglio di
circolo-istituto, previa acquisizione del parere del collegio dei docenti, e
quindi inoltrata all'Ufficio scolastico regionale, perché, seguendo la
procedura ordinaria, assuma le valutazioni concordanti del Prefetto e della
Giunta Comunale, prima dell'atto finale del decreto di intitolazione (in caso
di parere non favorevole di uno o di entrambi gli uffici preposti, la
documentazione viene restituita al Consiglio d'Istituto per la eventuale
riproposizione formale della delibera nuovamente approvata ed inviata). L'altra
tipologia procedurale, fermo restando la possibilità di acquisire il parere, da
allegare alla originaria richiesta, di altri particolari organismi, se riferita
a persona deceduta da meno di dieci
anni, ovvero con deroga del Ministero dell'Interno, prevede l'invio di tutti
gli atti al Prefetto, per l'inoltro alla Direzione generale
dell'Amministrazione civile del Ministero ovvero all'Ufficio scolastico
regionale, che valuterà la proposta e solo in caso affermativo si potrà passare
poi al decreto di intitolazione.
PROCEDURA SCOLASTICA
Con
una cerimonia da fissare auspicabilmente il prossimo sabato 21 novembre 2003,
nel 130° anniversario della nascita, si vuole dedicare alla insegnante,
saggista e poetessa Carmela Ayr la
Scuola materna statale ancora ubicata nel centro storico del rione San Filippo
Neri, al n°4 di via Luciano Manara, a una decina di metri dall'adiacente piazza
Plebiscito. Da sempre situata nella stessa zona, ma in successione in alcuni
altri locali d'emergenza, tale scuola, forse la prima Scuola pubblica statale
tursitana dell'infanzia, aveva trovato asilo ottimale e definitivo e una
accettabile sistemazione in una parte appena restaurata dell'ex municipio di
via Pietro Giannone, a pochi metri
dalla casa del grande Vate tursitano
Albino Pierro. Prima cioè che iniziassero i lavori di consolidamento,
recupero e ristrutturazione dell'intero edificio, purtroppo ancora lontani
dall'essere completati, anche se non si dispera di poter fare ritorno in quella
sede nei prossimi anni, nascite di bambini permettendo, con l'ausilio delle
famiglie degli immigrati, soprattutto albanesi.
Poi il necessario trasferimento
nell'anno scolastico 1990-91, si disse allora "temporaneo e provvisorio", in un
modesto appartamento riadattato della fine dell'Ottocento, a livello stradale,
e nel quale la struttura comprende, oltre alla piccola parte antica,
un'aggiunta moderna più ampia, degli anni Sessanta. La casa era appartenuta, ci
ha detto la insegnante Gaetanina
Parziale, nipote di Pasquale,
l'ultimo proprietario deceduto nel 2002, a Gaetana
Ottati di Vincenzo (che sposò Vincenzo
Parziale di Rotondella, verso il 1850), erede della famiglia di Filippo Ottati, giunto da Matera alla
fine del Seicento.
La
decisione della intitolazione della scuola, di tutte le scuole statali del
Circolo Didattico, in verità non è nuova o recente, ma risale almeno al 1983,
quando il maestro Salvatore Verde in
particolare pose tale questione negli aspetti generali alla Direttrice
didattica Laura Gatti in Antezza che, francamente, non prese
neppure in considerazione tale formale suggerimento nell'Organo collegiale. La
stessa richiesta è stata quindi riproposta nel 1986 al Direttore didattico Francesco Antonio De Biase che, in verità, pur riconoscendo un generale fondamento
valido alla proposta, avvertì che se ne sarebbe parlato sicuramente a tempo
debito, non essendo nelle priorità delle cose da farsi subito. Poi anni di
disinteresse di tutti o quasi. Fino alla volontà dichiarata dall'ins. Luigi Caldararo di ritornare incisivamente
sull'argomento con la dedica della ‘sala docenti' di via Roma all'indimenticato
Vincenzo Cristiano, maestro
elementare e primo direttore didattico, oltre che poeta tursitano, in ciò appoggiato dal nuovo Dirigente
scolastico Aldo Mario Zaccone, di Valsinni, che ha suggerito
l'estensione anche capillare dell'iniziativa.
I tempi e le persone sono così evidentemente maturati nell'a.s.
2001-02, proprio un anno dopo la nascita del nuovo Istituto Comprensivo di
Scuola Materna, Elementare e Media "Albino Pierro" di Tursi. Nel volgere di
pochi mesi la decisione è stata
sostenuta con sensibilità istituzionale dal Dirigente scolastico, con impegno e
rigore dagli insegnanti di ruolo, Anna Maria Ottomano e Salvatore Verde,
titolari nella sede di servizio rispettivamente dal 1991 e dal 1985,
quest'ultimo autore della proposta e artefice di questa specifica iniziativa,
attraverso l'attivazione della prevista procedura di rito, avvenuta con
puntualità mediante l'approvazione unanime del Collegio dei docenti in seduta unitaria
nello scorso settembre 2002 e quella altrettanto entusiasta del Consiglio
d'Istituto, presieduto da Giuseppe
Lasalandra.
DALLA INTITOLAZIONE ALLA
RICERCA
Già anticipata dalla stampa ("Il Quotidiano di Basilicata" dell'11
giugno 2002, a firma della collaboratrice tursitana Teresa Crispino), la scelta è ormai acquisita, avallata ed attesa
con curiosità dai genitori degli alunni frequentanti e dagli abitanti, non solo
i più anziani del quartiere, ed è considerata
e apprezzata dagli appassionati e studiosi di storia locale, come i fratelli Rocco e Mario Bruno e Rocco Campese,
proprio perché coerente con un ideale lavoro intellettuale di recupero delle
nostre radici, recenti nel caso, ma sicuramente tra le più prestigiose ed
orgogliose; ed è inoltre condivisa anche dal neo sindaco Salvatore Caputo e praticamente da tutte le altre Autorità
istituzionali civili e religiose locali e oltre, per il vissuto personale
irreprensibile e autorevole di Carmela Ayr e per il passato familiare
rispettato e stimato. Ma anche perché, riteniamo, utile ad una ricostruzione
storica, che prima o poi qualcuno dovrà pur fare, della Scuola pubblica statale
di Tursi, sorta ufficialmente nel 1868.
Non è perciò fuori luogo ricordare la
prima maestra elementare: Maria Vittoria
Viccari, nata nel 1847 (nipote di Filippo, di Favale, l'odierna Valsinni,
giunto a Tursi nel 1819 a seguito del matrimonio con Concetta Lapata, e figlia di Vincenzo,
del 1820, medico come suo padre, che sposò Rosa
Curci); il primo maestro per molti anni di cui si ha notizia è Luciano De Pietro, nato nel 1843, che
sposò Filomena Panevino (ebbe un
solo figlio maschio nel 1876, Amedeo,
che si trasferì a Sant'Angelo Le Fratte, mentre i genitori erano originari di
Missanello e giunsero a Tursi nel 1842 con il matrimonio del 1796 di Francesco Paolo con Teresa Giocoli). Anche se, comunque, il
più famoso maestro di scuola elementare a cavallo dei due secoli e poi
direttore didattico, primo tursitano in tale incarico, rimane ancora Vincenzo Cristiano (nato il 17.8.1865 a Tursi,
dove morì il 21.5.1952). Questi fu anche poeta ispirato e lirico in lingua e dialetto, noto pure alla comunità italo-americana, autore delle raccolte di rime "Foglie
secche e note gaie" e "Poesie", pubblicate nel 1951 e a Matera nel 1952. Figlio
del farmacista di origini ferrandinesi Giovannandrea
e di Carmela Pisto, egli contrasse
due matrimoni, ma senza eredi, con Lucia
Covelli (06.12.1865 - 12.10.1921) e Margherita
Fanelli (03.3.1878 - 26.11.1977).
Come
avevamo sperato, ma dopo innumerevoli sforzi di ricerca puntuale ed
approfondita, grazie al poeta ed esperto di tradizioni e folclore locali Mario
Bruno e al prof. Prospero Ferrara,
tursitano ma trapiantato a Latina dove insegna, solo nel maggio 2002 è stato
finalmente possibile rintracciare i fratelli Parziale, originari di Rotondella
ma stabilmente residenti nel Centro Italia, eredi indiretti. Ci riferiamo in
particolare al geom. Giuseppe Parziale
e all'arch. Salvatore Parziale,
entrambi di Latina, appunto, e al comandante pilota dell'aviazione civile Pio Parziale che vive a Roma. Proprio
Pio Parziale, che ringraziamo calorosamente per la squisita disponibilità e
collaborazione e al quale rivolgiamo, nel convincimento sicuro di interpretare
i sentimenti dell'intera comunità scolastica e cittadina, un doveroso invito a ritornare
come graditi ospiti in visita, proprio lui è stata la fonte primaria e
inesauribile di notizie, dati, informazioni, documentazione, libri, tutti sulla
prozia, "Donna Carmela Ayr", sorella della nonna "Donna Maria, Antonietta, Battistina, Luisa", moglie di Antonio
Parziale.
Analogo ringraziamento ancor più intenso va alla figlia di Antonio Chiari, il più giovane dei
quattro figli di Carmela Ayr, cioè alla prof. Elena Chiari, nata anche lei, come la nonna paterna, il 21 novembre
(del 1937 a Casale Monferrato in provincia di Alessandria), coniugata con Riccardo Petitti, rintracciata il 29 luglio dopo innumerevoli
tentativi telefonici, e che era già stata a Tursi un solo giorno nel maggio
2001 e in precedenza nel 1969, in breve
visita. Il ritorno e la reciproca conoscenza si
sono verificati il 27 agosto, quando, in vacanza a Policoro, è stata mia
ospite e mi ha fatto dono di numerose fotocopie riguardanti la nonna, oltre a
ricordi, testimonianze, aneddoti.
L'intitolazione
sarà perciò, comunque, un utile motivo pubblico e collettivo per ricordare la
professoressa, poetessa, studiosa e saggista, ripercorrendo la vita e le opere
di questa donna tursitana emigrante atipica, molto colta, lucidamente
longeva, coraggiosa come poche, e della
quale si erano perse incredibilmente le tracce materiali, umane e
intellettuali. Nelle intenzioni, un tentativo per riproporla nella sua
ricchezza di studi e nel suo valore professionale e civile. Insomma, una
autentica scoperta per tutti gli abitanti di Tursi e non solo.
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