Itcgt "M. Capitolo": Progetto Vela
Gli studenti dell'Itcgt "M. Capitolo" partono a vele
spiegate, ma questa volta non in senso metaforico. È in pieno svolgimento,
infatti, il progetto "Il piacere di
imparare a vele spiegate", finanziato dal Fondo Sociale Europeo e promosso dai
docenti Angelo D'Argenio e Giorgio Pasquale, profondi conoscitori delle attività e della pratica del
mare con la barca.
L'inusuale e brillante iniziativa si articola in lezioni
teoriche e attività sul campo nell'ameno scenario del porto di Marinagri. La
lunga esperienza didattica porta quotidianamente i due professori a individuare
e tentare di ricomporre situazioni di disagio giovanile che conducono a
difficoltà di apprendimento e, dunque, perdita di fiducia in se stessi, con
conseguente abbandono scolastico e talvolta emarginazione. Da qui l'idea di
favorire l'avvicinamento dei ragazzi ad un'attività considerata d'élite, ma che
in realtà risponde al bisogno fondamentale dell'uomo di vivere in piena armonia
con l'ambiente naturale nel quale si trova,
traendone indubbi benefici psicofisici.
In tal senso questa esperienza
ha un'alta finalità educativa, per riscoprire se stessi attraverso ritmi
naturali, dando valore alla propria persona, ma anche per comprendere
l'importanza del lavoro di gruppo, che è basilare nella navigazione come nella
vita. La singolarità del progetto è l'aver avuto quali comandanti di queste
imbarcazioni, per la navigazione d'altura (avendone i requisiti e le relative
abilitazioni), gli stessi docenti responsabili dell'idea progettuale, con un
nuovo autorevole ruolo. Che è proteso a favorire, anche fuori delle aule
scolastiche, il dialogo educativo e l'emozione di valorizzare le cose semplici
ed essenziali, facendo uso di risorse ‘naturali' e allontanandoli dalla pur
necessaria ma alienante tecnologia moderna.
In mare non esistono vie
preferenziali, si naviga con la consapevolezza dei rischi delle proprie
conoscenze, che si accrescono continuamente con l'applicazione e lo studio, con
la passione e il sacrificio, incrementando la voglia di apprendere. Il
progetto, non essendo il solito corso a vela, vuole contribuire al processo di
decondizionamento dei giovani dagli incalzanti fattori (pubblicità, reality,
consumismo esasperato ed incontrollato, metamessaggi mediatici) che li
distraggono dalle reali esigenze culturali. "La barca a vela favorisce la
capacità di lavorare in gruppo - dice il prof. D'Argenio - ciascun membro dell'equipaggio interagisce
sinergicamente con gli altri compagni con cui impara a collaborare, rispettando
regole comuni che garantiscono la sicurezza dell'imbarcazione e dunque
l'incolumità personale".
Aggiunge il prof.
Pasquale: "E' vero che oggi il navigante ha a sua disposizione tanti
strumenti di bordo, ma il mare ed il vento sono quelli di sempre, eppure ogni
volta diversi e l'uomo, navigando, ha in
sé l'atteggiamento primordiale di
rispetto e paura del ‘largo'. "Ai nostri giorni, i giovani sono un po'
disorientati e vanno alla ricerca del vero senso delle cose - dichiara il
dirigente scolastico Angelo Castronuovo -. La pratica della vela può aiutarli a
ritrovarsi, essendo una scuola di autenticità improntata ai valori essenziali
dell'uomo, quali il rispetto, l'impegno, la dedizione. Dunque, è il caso di
dire: ragazzi dell'Itcgt mollate gli ormeggi e buonvento!".
Salvatore Cesareo
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