Tursi - I ragazzi dell’Itcg “M. Capitolo” hanno sfilato per le strade del centro del paese e gridato rumorosi la loro protesta contro l’ipotesi di riforma della scuola italiana, “annunciata, voluta e perseguita” dal Ministro Letizia MORATTI. In agitazione dallo scorso sabato, dopo numerose riunioni ed una assemblea, i giovani si sono posti il problema di “coordinarsi con il nascente movimento provinciale degli studenti medio-superiori e di dare forma e visibilità esterna al loro marcato dissenso”, hanno spiegato i rappresentanti degli alunni, Luigi D’ALESSANDRO, Fabrizio TARSIA e Michele TRIPALDI. Da qui la decisione di organizzare il corteo, con striscioni, slogan, canti, coreografie, animato da centinaia di presenze dal primo mattino e per alcune ore in via Roma e in piazza Pescogrosso. Pur “contrari al finanziamento delle scuole private, al percorso binario superiore (istruzione o formazione professionale), solo in apparenza scelto da ragazzi di 13 anni, alla decapitazione di un anno della scuola secondaria di secondo grado, e favorevoli ad una scuola pubblica statale di qualità per tutti”, gli studenti tursitani, ma in realtà provenienti dai molti comuni del circondario, si sono caratterizzati con una certa trasversalità rispetto alla bipolarizzazione politica esistente in Parlamento e nel Paese. Nel senso di avere le idee abbastanza contro il “Rapporto finale”, consegnato appena il 28 novembre, del Gruppo Ristretto di Lavoro, coordinato dal prof. Giuseppe BERTAGNA, dell’Università di Bergamo, istituito proprio dalla Moratti, ma, da un lato, senza eccedere contro il Governo Berlusconi, anzi qualcuno spera nel “pragmatismo moderato di An” affinché non si smantelli la scuola statale, e dall’altro quanti uniscono la valutazione negativa della ricetta Moratti e del Governo, facendone una questione anche ideologica e di principio. Nel mezzo, però, i tanti che silenziosamente sono rimasti a casa, oppure si sono goduti qualche giorno di “riposo scolastico”, o ne hanno approfittato per consolidare i legami affettivi di coppia. Nel giorno dei ragazzi, comunque notata l’assenza dei docenti. Salvatore Verde
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