Policoro – “Servizi a sostegno della relazione genitori-figli e azioni di contrasto alla violenza”, è questo il titolo unificante del “Progetto Genitori. Legge 285/97” organizzato nell’ambito territoriale Siritide-Basso Sinni dal coordinatore tecnico-scientifico Salvatore Gentile, psicologo, responsabile Asl 5 dei consultori familiari, area minori. Come nelle fasi precedenti, anche agli inizi di marzo sono stati coinvolti diversi comuni, esattamente quattro per altrettanti incontri dalle 16,30 alle 20,30. E se alla scuola media “A. Moro” di Policoro il pubblico era stranamente contenuto ad ascoltare la pur ottima relazione su “Genitori e figli: conoscersi meglio per crescere insieme” di Antonio Romaniello, psicologo-psicoterapeuta, Didatta alla Scuola di specializzazione in Psicoterapia della famiglia di Change-Bari, ben altra adesione si è riscontrata a Colobraro, Valsinni e San Giorgio Lucano, da parte di numerosi genitori attenti, partecipi e anche vogliosi di porre domande. L’uditorio è stato, infatti, ben introdotto dallo stesso psicologo Gentile e dall’esperto dirigente scolastico dell’Istituto comprensivo intercomunale (unico per i tre citati comuni, ndr) Felice D’Oronzio, il quale ha ricordato con nettezza quanto “si debba proprio al rapporto sinergico tra scuola ed enti locali, la possibilità di fare prevenzione vera sul territorio, notando però l’assenza partecipativa in genere degli stessi amministratori da questi appuntamenti”. Ma è toccato a Giovanni Malagutti, dirigente psicologo del consultorio familiare della Asl di Mantova e fondatore dell’associazione volontari onlus “Alfaomega”, il compito tecnico di focalizzare le questioni critiche, relazionando rispettivamente sugli argomenti sempre attualissimi: “Genitori-figli: quale rapporto educativo nella delicata fase della preadolescenza”, “La comunicazione educativa tra genitori e figli” e “Il difficile rapporto genitori e figli adolescenti”. Dalle comuni reazioni nei luoghi diversi, si è compreso subito il disagio reale ed emergente di tanti padri e madri, da loro stessi manifestato verso “la quotidiana solitudine”, o “le richieste di figli che crescono velocemente”, oppure “il timore di non essere all’altezza del compito”, o anche “la consapevolezza di non saper trovare le giuste parole”. A tutti ha cercato di rispondere l’intervento formativo-informativo dell’esperto invitato. Con adeguata chiarezza ed autorevolezza ha fornito disarmanti verità, come: il rispetto dei ruoli, la scuola come luogo di formazione di una coscienza critica, il coraggio delle proprie scelte e, all’occorrenza, di dire motivatamente “no”, il bisogno e la necessità di un’educazione ai valori condivisi, e, soprattutto, di non sottrarsi veramente mai alla richiesta di dialogo e di aiuto. Salvatore Verde
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