Valsinni - L’Istituto comprensivo “Isabella Morra” di Valsinni entra nella rete informatica scolastica italiana con un progetto organico e d’avanguardia, ipotizzato, finanziato e realizzato mediante il Programma operativo nazionale “La scuola per lo sviluppo” del Fondo europeo di sviluppo regionale, Misura/azione 2 “Infrastrutture tecnologiche nelle scuole del primo ciclo di istruzione, delle Regioni Obiettivo 1”, annualità 2004-06. “Scaduti nel dicembre del 2004 i termini di partecipazione, a fine giugno abbiamo avuto la comunicazione della validità della nostra ipotesi progettuale e adesso siamo in fase di appalto, peraltro vinto da una società di Policoro, per la fornitura delle attrezzature informatiche”, ci riassume il prof. Salvatore Alfredo Ferrara, docente di Tecnologia e referente d’Istituto della specifica proposta candidata (“Uso delle nuove tecnologie nella didattica”) e poi finanziata con 18.000 euro (insieme ad altre 18 scuole di base della provincia materana, destinatarie di importi relativamente inferiori). Un risultato importante per la scuola dell’Infanzia, Primaria e Secondaria di 1° Grado, del comprensivo valsinnese che include le realtà educative e formative anche di Colobraro e San Giorgio Lucano, da anni affidate alla titolarità dell’esperto dirigente scolastico prof. Felice D’Oronzio. Con il progetto, infatti, ci spiega il docente incaricato, “oltre a potenziare le sue dotazioni tecniche, con l’acquisto di videoproiettori, videocamere e fotocamere digitali, utili alla realizzazione di lavori multimediali ed interdisciplinari, si realizzerà una rete didattica multimediale linguistica, anche per lo studio delle lingue straniere: francese ed inglese. In tal modo, tutti computer saranno in grado di interagire tra loro con una rete wireless (senza fili) e, inoltre, ciascun docente, tramite alcune postazioni, potrà utilizzare il pc direttamente in classe ed accedere in internet mediante un “access point” che lo collegherà con il server centrale”. Insomma, “grazie al Progetto Pon, i docenti potranno utilizzare nella loro didattica soprattutto nuovi strumenti, oltre a quelli tradizionali come il testo e/o la lavagna luminosa, e in particolare sarà consentito lo sviluppo di progetti di gemellaggio virtuali con altre scuole dell’Europa”. Un modo valido di sostenere i processi tecnici di innovazione anche nelle realtà più periferiche, frammentate e svantaggiate e, al contempo, di rendere le piccole comunità scolastiche protagoniste dell’avanzamento della propria identità istituzionale scolastica, nel sempre più partecipato villaggio globale. Salvatore Verde
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