Lettera
di un Tursitano in Germania a Tursitani.it
e alla Giunta Comunale di Tursi
Carissimo Salvatore e carissimi
amministratori Tursitani,
con la nostalgia di sempre aspettavo
l'ennesimo numero di "TURSITANI", fino a quando,
tramite e-mail, ho chiesto a Leandro perché questo numero ritardava cosi tanto.
Ieri sera, come al solito mi sono connesso al sito Tursitani.it, e sono rimasto di sasso quando ho letto gli
ultimi risvolti, appurando con tristezza che non si trattava di un ritardo.
Adesso non sono in grado di esprimere un giudizio al riguardo, mi farei
trasportare dal temperamento calcistico che avevo quando vedevo una
ingiustizia. Posso al momento solo esprimere un parere molto personale, e può
darsi che i politici mi possono aiutare a capire, su un'altra
faccenda, questa: quanti milioni di euro si spendono per far votare milioni
di italiani all'estero?
Mi spiego, gli italiani che sono da 30-50 anni (o anche meno) fuori dai
confini (i miei suoceri, ad esempio, lo sono da 45 anni), i quali non conoscono
minimamente la vita politica italiana, durante le elezioni chiedono in giro: a
chi votiamo? I miei figli di 22 e 27
anni, che sono nati in Germania, hanno risposto con una battuta: Nonno votiamo
Gattuso, oppure Del Piero?
Come si possono spendere milioni di euro in tal modo, soldi dei contribuenti
italiani in Italia? Questo per me non è un diritto legittimo, ma una manovra
strumentale. Nel senso che sarebbe un diritto se qui in Germania, dove lavoro e
pago le tasse da oltre 30 anni, potessi votare ed essere votato alla pari,
come un cittadino Tedesco. Ecco, su questo tema i politici italiani
devono farsi forti in campo Europeo, solo cosi possono aiutare veramente gli
Italiani all'estero. Cosa vuoi che interessi a mio suocero (da decenni ormai
anni in Germania) o ai miei figli nati qui, e diciamolo anche a me, se a vincere le elezioni sia (stato)
Berlusconi invece che Veltroni. Per noi non cambia niente, l'Italiano all'estero
non ha molto bisogno della politica italiana.
L'emigrato italiano per sentirsi ancora più vicino alla propria nazione
deve poter vedere, ad esempio, una partita di calcio della nazionale in
chiaro o le Ferrari in Formula uno in chiaro, tutti eventi invece sempre
oscurati, come oscurano addirittura le trasmissioni culturali, tipo quelle di
Piero Angela e i films in bianco e nero. In chiaro, però, vediamo solo
pubblicitá, la corrida, i programmi politici e i telegiornali (almeno quelli).
Perdonatemi questa piccola evasione emozionale.
Noi vogliamo sentirci "Italiani sempre", non solo durante le
elezioni. Io voglio sentirmi "Tursitano sempre".
Egregio signor Sindaco e cari assessori e consiglieri dell'amministrazione
comunale di Tursi, il bilancio del Comune non lo salvate certo con quelle
poche migliaia di euro, che servono per pubblicare e spedire il bimestrale
TURSITANI. Se il giornale va avanti, certamente salvate il legame affettivo che
unisce migliaia di figli di Tursi sparsi per il mondo, proprio adesso che
finalmente nella nostra cittadina era nato qualcosa di cui andavo fiero.
Alla Volkswagen di Wolfsburg dove io lavoro da trent'anni, con
orgoglio mostravo ai miei Tedeschi colleghi di fabbrica il giornale del mio
paese, e spesso leggevo loro pure alcuni versi di Albino Pierro in Tursitano,
anche se non capivano bene, ma poi li traducevo in tedesco.
Per me non cambierebbe molto se si pubblicasse il bimestrale solo in
internet, ma sarebbe un danno e una enorme ingiustizia per tutte quelle persone
anziane e non solo per i quali TURSITANI era diventato un legame sempre piú denso
di attesa, parlo per esperienza personale avendo mia madre a Maranello da mia sorella,
anche lei assidua lettrice del giornale tursitano.
Egregi Amministratori di Tursi, credo che ognuno di voi abbia un parente, un
conoscente o un amico che vive non certo per scelta lontano dalla terra nativa,
lasciandovi spazio molto prezioso. Non credo che singolarmente spezzereste
questo legame che si era smarrito ma ritrovato grazie a TURSITANI (e adesso con
il sito www.tursitani.it).
Un grazie di cuore va a tutti quelli che renderanno possibile la
continuazione del bimestrale, e che pensano che anche noi cosí lontani possiamo
avere un qualcosa di cui menar vanto.
Grazie per la vostra attenzione. Un Tursitano in Germania.
Salvatore Laita
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