Salvatore,
proprio
ieri, domenica, quando (almeno nel giorno di festa) abbiamo la possibilità di
stare una mezza giornata con le nostre ragazze (!?), vale a dire mia madre e
mia suocera (oltre 160 anni in due), abbiamo parlato di te e di altre cose
tursitane. Dalle nostre parti appena s'incomincia a sentire aria d'estate e di
ferie, mia suocera scalpita ed il suo pensiero
corre veloce al "suo" paese con tutti gli annessi e i
connessi.
Si
diceva infatti che non si riceveva più la gradevolissima rivista "TURSITANI"
e proprio oggi ho ricevuto la tua e-mail, secondo cui ci chiedi di esprimere un
nostro parere e/o eventuale assenso ad un probabile abbonamento
per far si che la lodevole iniziativa di stampare un periodico che costituisce
un legame vincolante con le proprie radici, non venga cancellata da questioni
di bilancio comunale.
Noi
esterni non possiamo entrare nel merito di scelte economiche che possono
risultare discutibili, perfettibili, alternative o altro; una cosa è comunque
certa : quella rivista, così meticolosa, così dettagliata, così ben fatta
(grazie alla tua professionalità) costituisce l'unico cordone che tiene stretti
quei tursitani che vivono fuori del proprio paese. Mia suocera è una di quelle
persone e Dio sa quanto grande è il suo desiderio di essere a conoscenza e
quasi partecipe delle vicende che caratterizzano la vita del "suo"
paese.
Per
quanto riguarda me e mia moglie Marilena, mia suocera Ida Filomena De Vito, e
mia cognata Lucia Iacino (che vive a Lecce e che pare riceveva anch'ella il
periodico) non si pongono problemi a che si possa ricevere in seguito la
rivista "TURSITANI" dietro un' abbonamento stipulato (d'altra parte
nelle mie e-mail ti ho sempre accennato all'intenzione da parte mia di
sostenere eventuali spese ).
Non
devi far altro che dirci cosa dobbiamo fare e, a breve, ti potrò anche fare
altri nominativi di persone che potrebbero unirsi a noi per ricevere la
rivista. Se ciò dovesse avere un seguito, cioè l'iniziativa dovesse prendere
corpo, permettimi di suggerire delle piccole "strategie" che vi
faciliterebbero poi il noioso quanto necessario compito di
"inseguire" e ricordare alle persone di rinnovare il proprio
abbonamento quando questo va a scadere: si potrebbe, per esempio, all'atto del
primo abbonamento, chiedere se di può avere dall'interessato l'autorizzazione
al rinnovo automatico dell'abbonamento stesso, il cui costo sarebbe
automaticamente addebitato su conto corrente bancario o postale (come fanno
alcune grandi testate giornalistiche), in modo che non vi sarebbero eventuali
dimenticanze o noiose incombenze per l'abbonato;
oppure
inviare, insieme alla spedizione della rivista, bollettini di conto corrente
già prestampati, per il rinnovo dell'abbonamento che sta per scadere.
Questi
sistemi, insieme a tanti altri che suppongo valuterete, non devono essere visti
come forzature o prevaricazioni, ma come metodi che possano facilitare lo
sviluppo della nuova vita a cui la rivista andrà incontro.
Bene,
caro Salvatore, auspicandoti un buon lavoro, auguro ottime cose a te e alla
famiglia di "TURSITANI", con la speranza di rivederci presto a Tursi.
Taranto
li 16/06/08
Francesco
Bardarè
|