CARLO FUSCO, REGISTA: LA GIOVINEZZA DEL CINEMA NEI FILM DI MATURAZIONE E RISPECCHIAMENTO DELLA PROPRIA IDENTITÀ
Il trentunenne regista lucano Carlo Fusco è un talento evolutivo delle
nuove generazioni del cinema italiano indipendente, con più di cinque lungometraggi
alle spalle e un altro film sul terrorismo in fase di ideazione (in attesa di Prima uomini poi briganti, quello sul
brigantaggio per adesso accantonato, suo malgrado).
Nato nel 1977 a Potenza (padre
di Latronico e madre di Francavilla sul Sinni, ma i bisnonni erano campani), dopo il diploma di
ragioniere Fusco si
trasferisce a Roma per studiare Diritto dell'Università La Sapienza, invece,
consegue un Diploma di
regia, produzione e fotografia presso la Scuola "Questo cinema va
distrutto" del regista e produttore romano Domenico "Nico" D'Alessandria, suo riconosciuto maestro. Altri
studi nell'arte dello spettacolo includono un corso di Recitazione nel teatro
popolare "Ettore Petrolini" di Fiorenzo
Fiorentini, lo stage di Produzione e regia tenuto presso il cinema
"Pasquino" dal noto regista norvegese Knut
Enrik Jensen e, sempre nella capitale, un Master di produzione alla Compas
Films di Pietro Caruso.
Appassionato
di teatro, appena ventunenne nel 1998, è aiuto regia e attore nel gruppo
teatrale diretto da Franz Muller, nella compagnia di "Quelli che l'arte" diretta da
Michele Murgiano (con spettacoli
presso i teatri: Manzoni, Colosseo, Delle Muse e Piccolo Eliseo di Roma) e per
il regista Sergio Serafini, nella
serie televisiva (pilota) Don Quan. Come assistente volontario
del regista Pasquale Squitieri, partecipa alle riprese di Li chiamarono briganti, film
girato anche in Basilicata, e nello stesso 1999 dirige il suo primo corto, Storie
di città, presentato a Berlino. Successivamente
realizza alcuni altri cortometraggi di impegno sociale e interculturale
(raccontando storie di nomadi e clandestini).
L'anno dopo debutta nel lungometraggio, realizzando
(co-regia, produzione e una piccola parte) con il milanese Gianluca
Pepi il film L'isola
delle rose (2000, 88 min., interpretato
da Fabrizio Raggi e Abram Fontana, proiettato presso Cineclub Colosseo). Come attore
si mostra ancora in una puntata della fiction Incantesimo 3 (un paio di
pose) e nel cortometraggio Il momento migliore del romano ArturoUrsumundo. Inoltre, nel Duemila è giornalista-operatore inviato presso i festival cinematografici di
Cannes, Venezia, Berlino e Taormina. Dal
2000 al 2005 lavora come operatore video (pure steadycam) e regista di spot
pubblicitari per alcune emittenti televisive private romane (Retesole,
Teleobiettivo, Teleuno).
Il suo primo lungometraggio è La
straniera, del 2005 (regia, sceneggiatura, fotografia, montaggio e produzione), proiettato
al cinema Azzurro Scipioni del grande Silvano Agosti di Roma e in concorso al Laifa Awards Film Festival di Los
Angeles. Attrice protagonista Mihaela Daniela, con la quale l'autore
ha stabilito un lungo e fecondo sodalizio artistico tuttora attivo.
Da sempre legatissimo alle proprie radici, a ventinove
anni è autore ancora più completo del lungometraggio Lucania storia infinita
(regia, soggetto
e sceneggiatura, fotografia e riprese, montaggio e produzione), di nuovo con
l'attrice Mihaela Damian. Negli
stessi mesi realizza un video per l'artista Giovanbattista De Angelis.
Nel 2007 manifesta una intensa iperattività, portando
a compimento il realistico e
sperimentale lungometraggio a soggetto Una roccia spezzata, gradevole,
ironico e riabilitativo. Magistrale l'interpretazione di Franco Nero, protagonista assoluto con i pazienti del Centro di
igiene mentale della Asl-Centro Diurno di Fiumicino, coinvolti al termine di un corso di animazione
cinematografica (hanno contribuito alla
scrittura dei dialoghi e come autori di alcune musiche). Altrettanto
rimarchevole la pratica realizzativa del documentario sulla chiesa Ortodossa Viaggio in
Romania, Moldavia e Ucraina, uscito nei
tre paesi, dove è stato girato. Quindi, si cimenta in alcuni spot cinematografici usciti nelle multisale
della Warner village: Palazzo Brancaccio, con gli attori
Davide Esposito e Mihaela Damian, e Rent and works.
Responsabile per la Regione Lazio della pubblicità cinematografica nelle citate
multisale, lo scorso anno gira (ma sarà nelle sale entro il 2009) Prigioniero
di un segreto, prodotto dalla B&F Corporation and Passion Films srl
e dalla Francesco Gagliardi Production s.r.l. di Ciampino (la società
dell'omonimo giovane produttore di svariati spettacoli teatrali e documentari
per la tv). La pellicola
vanta di un cast eccezionale di notevoli attori della storia del cinema
italiano, come Franco Nero, Tony Sperandeo, Angelo Infanti,
Antonella Ponziani, insieme
con altri giovani promesse, emergenti e alcuni volti nuovi.
Iniziate
il 18 marzo, le riprese del nuovo lungometraggio Pochi giorni per capire
sono terminate il successivo lunedì 30 a
Francavilla Sul Sinni, dove lo abbiamo incontrato con la troupe. Come sempre
nell'ottica dell'autorialità (regia, soggetto e sceneggiatura, fotografia e
riprese), l'ultimo lavoro di Carlo Fusco è incentrato sullo spinoso argomento
della pedofilia, con la violenza sul minore tra le mura familiari. Protagonisti
eccellenti: Tony Sperandeo, Luigi Maria
Burruano, Annlisa Insardà e il piccolo Salvatore
Merlino, di Sant'Arcangelo di Potenza, per la prima volta sullo schermo.
Produzione dei fratelli Adriano e Giuseppe Pecchia, imprenditori
milanesi, padre originario di San Giorgio Lucano e madre di Francavilla sul
Sinni.
Tra i lavori in cantiere
di Fusco Dangerous games, film sul terrorismo, e Targa lora, sulle
gare automobilistiche, ambientato in provincia di Palermo.
Salvatore Verde
QUATTRO
CHIACCHIERE TRA LE NUVOLE LUCANE DEL REGISTA CARLO FUSCO
Semplice e cordiale nei modi, ma
determinato come raramente capita nonostante la giovane età, Carlo Fusco è animato da una passione
autentica e una carica contagiosa di
entusiasmo, con ricchezza di aneddoti e ricordi legati in particolare al
cinema, alla sua diretta esperienza assai positiva, "ma anche fatta di occasioni mancate, progetti rinviati, difficoltà
incomprensibili". Disincantato e combattivo rievoca: "È capitato di recente che un assessore regionale alla cultura ignorasse
perfino il significato di lungometraggio e, conseguentemente, anche la
differenza tra lungometraggio e corto. Come si fa a non capire che il cinema è
cultura, arte e spettacolo, d'accordo, ma è anche economia, turismo, promozione
del territorio, che non si può fare solo con la sagra della salsiccia di porco.
Inoltre, la formazione sul campo è sempre pronta per nuove avventure produttive
in Basilicata". Il regista
ripercorre con amarezza anche le vicissitudini di un progetto sul brigantaggio
vanificato nel 2005: "Avevo preparato ed
era in avanzata fase l'idea di un film
particolare sul brigantaggio, ma,
incredibile a dirsi, dopo aver assunto precisi impegni, molti si sono tirati
indietro bellamente e senza pudore, insomma, abbiamo fatto una figuraccia,
tutti. Al contrario, si finanziano progetti di dubbio valore e iniziative
individuali carenti di spessore culturale e cinematografico, magari per opere
che nessuno vedrà. Sono convinto che la classe politica non sia pronta,
manifestando inadeguatezze e arretratezze notevoli. La Basilicata è ricca di
posti bellissimi che andrebbero valorizzati, come si fa a non crederci?"
Determinazione
rigenerante fino alla testardaggine, e spirito di sacrificio, come ne occorre
tanto nel cinema e nei periodi particolari della vita, Fusco raccoglie a posteriori
diverse convergenze valutative più che positive dell'onesto e capace lavoro
svolto, con consensi avuti e credibilità
riconosciuta maggiormente altrove. I film sono proiettati, infatti, in noti
Cinema d'Essai italiani ed esteri e in alcuni importanti Festival, oppure
addirittura lodati in America, scontando una tiepidezza critica nostrana verso
le avventure cinematografiche davvero indipendenti. Ne riparleremo in futuro,
necessariamente.
Salvatore Verde
Filmografia
di Carlo Fusco
1998 - Don Quan regia di Sergio Serafini, serie Tv (pilota) - aiuto regia;
1999 - Li chiamarono briganti regia di Pasquale Squitieri - assistente alla regia;
1999 - Storie di città, corto - regia;
2000 - L'isola delle rose, lungometraggio - produzione,
piccolo ruolo e co-regia con Gianluca Pepi;
2000 - Incantesimo 3, fiction Tv - attore;
2000 - Il momento migliore regia di
Arturo Ursumundo, corto - attore;
2005 - La straniera, lungometraggio - regia, produzione,
montaggio, sceneggiatura e fotografia;
2006 - Lucania storia infinita,
lungometraggio - soggetto e
sceneggiatura, fotografia e riprese, montaggio e produzione;
2007 - Una roccia spezzata, lungometraggio - regia;
2007 - Palazzo Brancaccio, spot cinematografico - regia;
2007 - Rent and works, spot cinematografico - regia;
2007 - Viaggio in Romania , Moldavia e Ucraina, documentario - regia;
2008-09 - Prigioniero di un segreto,
lungometraggio - regia;
2009 - Scala sleale, corto,
regia di Filippo Arlotta - supervisore alla regia;
2009 - Pochi giorni per capire, lungometraggio
- regia, soggetto e sceneggiatura,
fotografia e riprese.
Salvatore
Verde
LUNGOMETRAGGI
2000 - L'ISOLA DELLE ROSE, lungometraggio - co-produzione, piccolo ruolo e co-regia di Carlo
Fusco-Gianluca Pepi (88 min.). Con Abrham Fontana, Gianluca Pepi, Veruska
Collin, Federica Ciatti, Fabrizio Raggi, Carlo Fusco. Fotografia:
Gianluca Pepi e Carlo Fusco;
montaggio: Elio
Lamari; nella
colonna sonora si utilizzano varie musiche; fonico: Gaetano Brasetti. Anteprima al cinema
Colosseo, distribuito all'estero e presso emittenti televisive nel Lazio e in
Lombardia. Prodotto a low budget con
Gianluca Pepi, girato in Beta-cam sp.
Completamente ambientato a Roma. "
Una ragazza di provincia sogna di diventare musicista e si sposta a Roma,
ospite dalla cugina. Che è proprietaria di un pub a Trastevere dove lei inizia
a lavorare. Conosce là un uomo
misterioso del quale s'innamora. Lui è al centro di un caso di spionaggio
industriale nel settore chimico, essendo venuto a conoscenza di una formula. La
loro storia d'amore prosegue. Due loschi pedinano l'uomo e un giorno irrompono
nell'abitazione di lei, non trovando l'uomo la sequestrano e chiedono il
riscatto, ma la tragedia incombe".
2005 - LA
STRANIERA, lungometraggio - regia, co-produzione, montaggio, sceneggiatura e
fotografia-riprese di Carlo Fusco. Location: Roma,
Anzio, Zagarolo e Ostia. Coprodotto da
Damian Vasile. Musiche
varie. Cast artistico: Damian Vasile, Mihaela Damian, Dragomire
Damian, Buca Daniela, Adrian Buca. Una ragazza romena è attratta dal
miraggio di far fortuna in Italia. Invece si ritrova a lavorare nei campi ,
s'innamora di un ragazzo italiano poco affidabile , presto arriveranno i guai e
le due culture si scontreranno... Premiato nello stesso anno come Miglior
film a costi zero presso il Cinema Azzurro Scipioni di Silvano Agosti, che
parla di "ritorno al cinema del neorealismo", e Michaela Damian come Miglior
attrice protagonista cinema d'essai (in tale circuito è stato distribuito in molte sale, in Italia e
all'estero).
2006 - LUCANIA STORIA INFINITA regia di Carlo Fusco (Ita, 98 min., b/n, son., formato Dvd); soggetto e sceneggiatura,
fotografia e riprese (in digitale minidv), montaggio e produzione: C. Fusco; musiche:
Ferdy Sapio e Antonio Labate; interpreti:
Mihaela Damian, Natalino Bovenga, Aldo Fortunato, Filippo D'Agostino,
Leonardo Racioppi, Chiara Flotta, Daniela Boeron, Michele Martino, Melissa
Fusco, Zio Mauro. Sponsor ufficiale:
Basilicata Radio Due.
Sinossi - Gerardo è un nomade lucano che vive da molti
anni in Argentina. Un giorno decide di rientrare nella sua terra natia. Prima
di recarsi a Rotondella passa per Genzano di Lucania, dove spera di trovare lo
zia che in realtà ha perso la vita. L'impatto iniziale con lo Lucania non è dei
migliori: le uniche persone che non lo evitano sono il parroco del paese e una
radio privata che racconta la cronaca facendo parlare anche di sé. Da sfondo
nel paese, Gerardo trova un candidato sindaco bizzarro che vestendosi da
vichingo effettua lo sua campagna elettorale. Un giorno Gerardo si trovo a
parlare con quattro giovani disoccupati i quali, non avendo nient'altro da
fare, vanno a fargli visita. Gerardo decide di raccontare loro alcuni fatti
insoliti accaduti in paese in una giornata particolare annunciati anche dalla
radio privata: una giovane ragazza che spara al medico colpevole di una
diagnosi errata nei confronti del suo ragazzo; un antiquario arrestato per i
suoi loschi traffici archeologici; un
bambino che marina lo scuola poiché traumatizzato dalla maestra; un postino che strappa una lettera
indirizzata a un'avvocatessa del nord; un assessore che firma appalti falsi in
cambio di danaro sporco (insomma, una varia umanità emblematica: un nomade, un prete, una ragazza disperata,
un assessore corrotto, un bimbo, un medico, la malasanità e la malapolitica...
in una regione ricca di acqua e petrolio, ma stranamente la più povera
d'Europa).
Lucania storia infinita
è un autarchico film di denuncia del degrado morale, ancor prima che
socio-economica, di una realtà non fatalmente deprivata. Realizzato
solitariamente e autoprodotto con un budget limitatissimo, il lungometraggio è
narrato nelle tonalità chiaroscure e prive del rassicurante colore, con pochi
dialoghi (l'insistenza dei primi piani appalesa gli stati d'animo dei
personaggi, replicanti, disperati e soli, mentre il controcanto legatore è
svolto dal conduttore radiofonico). Il ritmo di ripresa è dettato dalla musica
incalzante, con espliciti rimandi vagamente nostalgici a tanto buon cinema
italiano del secondo dopoguerra, così dimostrando di conoscere la lezione dei
grandi registi di quel periodo, non a
caso osannati ancora oggi negli Usa. Insomma, un film che è un lungo
viaggio nei luoghi (comuni e reali) dell'anima della lucanità (non a caso
girato in molti paesi della regione), in grado di reggere la visione come un
prodotto dai costi (molto più) elevati. Presentato a Bari presso la Fiera del
Levante e distribuito in diversi cinema d'essai (Basilicata, Lazio, Lombardia,
Campania, Calabria, Sicilia, Veneto, Emilia Romagna, Molise, Puglia), oltre che
negli Usa (a New York, Kansas City, Atlanta), in Svizzera, Germania, Canada,
Olanda, Spagna, Francia.
2007 - UNA ROCCIA SPEZZATA diretto da Carlo
Fusco, con Franco
Nero e i
pazienti del Centro di igiene mentale, prodotto dalla B&F Corporation and
Passion Film srl.
Avanzata la proposta alla Asl-Centro Diurno di Fiumicino
per un corso cinematografico rivolto ai pazienti della stessa struttura, dopo
alcuni mesi Fusco è stato messo nella condizione di realizzare il suo progetto
con dodici partecipanti seguiti da due infermieri. Nel corso si analizzava
l'abc della regia, alcune nozioni d'improvvisazione, sulla produzione e
distribuzione, con il risultato di un netto miglioramento degli stessi
pazienti, con la particolarità di aver contribuito alla sceneggiatura (per la
scrittura della maggior parte dei dialoghi) e come autori di alcune musiche.
Magistrale l'interpretazione del grande Franco Nero, in un ruolo da protagonista
assoluto. Film gradevole, ironico e denso di contenuti scopertamente dichiarati
e percepiti dagli spettatori, che è anche riabilitativo già dalla sua genesi e
realizzazione. In realtà, dopo l'anteprima
al cinema Farnese di Roma, sembra che siano subentrati diversi problemi
relazionali tra l'autore e alcuni medici della struttura, proprio a causa di
alcune scene ritenute scomode (esemplarmente, c'è un medico cocainomane).
2008-09 - PRIGIONIERO DI UN SEGRETO,
regia di Carlo Fusco, prodotto dalla B&F Corporation and
Passion Films srl e dalla Francesco Gagliardi Production s.r.l. di Ciampino,
con Franco Nero, Tony Sperandeo, Angelo
Infanti, Antonella Ponziani. Idea dell'attore e scrittore
romano Gabriele Reale e
sceneggiatura di Sauro Roma. Musiche di Stelvio
Cipriani. Realizzato lo scorso anno (e attualmente in post-produzione, sarà
nelle sale entro il 2009), è prodotto
dalla B&F Corporation and Passion Films srl e dalla Francesco Gagliardi
Production s.r.l. (dell'omonimo giovane imprenditore e produttore di Ciampino,
che ha prodotto svariati spettacoli teatrali e documentari per la tv, qui anche
attore in divisa nel ruolo del Maresciallo che arresterà Stefano ed ucciderà
Ciro). Patrocinato dall'Arma dei carabinieri, che ha partecipato alle riprese
con le persone in divisa (tutti reali tranne uno), la pellicola
vanta un cast eccezionale che vede impegnati notevoli attori della storia del
cinema italiano, quali Franco Nero(premio
David di Donatello per Il Giorno della
Civetta), Tony
Sperandeo (David di Donatello per I cento passi), Antonella Ponziani
(David di Donatello per Verso sud,
Ciack d'oro per Ferie d'agosto), Angelo Infanti (Manuel
Fantoni di Borotalco), essendo
anche ricco di giovani promesse emergenti: Giulia Elettra Gorietti (Tre metri sopra il cielo, Ho voglia di te, Ti amo in tutte le lingue del mondo) Antonio Cupo (Lezioni
d'amore), Ciro Petrone (Gomorra), Rosario Ruotolo (I Cesaroni),
con alcuni volti nuovi: Andrea Iervolino
(già protagonista in Un medico in
famiglia, Il Cavaliere innamorato
e Natale in disco), Mihaela Damian, Gabriele Reale (Prigioniero di un segreto), Franco Vella, Giampiero Siddartha,
Francesca Lodo, Marco Mattioli, Fabiano Reffe, Alfredo Libassi, Anna Laura
Ripas, Alessandro Tersigni, e l'attore
Natalino Bonvenga di Genzano con il
lucano Aldo Fortunato (bravo attore
teatrale, tra gli altri ha lavorato anche con Mel Gibson, Fabio Segatori, Tinto
Brass, e in Tv nella serie "Italia allo specchio"), e alcuni cittadini di
Ciampino, tra i quali Mirella Presti,
nel ruolo di insegnante in una scuola media di Agrigento, e Rafaele Caddeo, il Dj a Radio In a
Favara (Ag). Oltre che a Roma e provincia, Ciampino in particolare, il film è
stato girato dal mese di giugno in Basilicata, Campania e Sicilia. Il
lungometraggio affronta alcune tematiche sociali delicate (il bullismo
prodromico alla criminalità organizzata, il sistema carcerario e un rimando
alla pedofilia), raccontando con tocchi realistici, e attraverso flash back, la
vita quotidiana del giovane malavitoso Stefano (Andrea Iervolino), finito in
carcere sulle orme condizionanti di un boss (Tony Sperandeo) e dello zio
mafioso (Angelo Infanti). Voce narrante e interprete del fantastico-miserabile
barbone è Franco Nero.
2009 - POCHI GIORNI PER CAPIRE
(titolo provvisorio), regia, soggetto e sceneggiatura, fotografia e riprese di Carlo Fusco. Con Tony Sperandeo, Luigi
Maria Burruano, Annalisa Insardà, Salvatore Merlino Gabriele Reale, Aldo
Fortunato. Prodotto dai fratelli
Adriano Pecchia e Giuseppe Pecchia.
Si
gira a Francavilla sul Sinni (dove alloggia l'intera troupe). Le riprese
sono iniziate il 18 marzo e termineranno
ai primi di aprile, con una scena anche a Chiaromonte. Fotografia digitale a
colori e in bianco e nero, sonoro in presa diretta, durata 90 minuti circa;
montaggio affidato a Massimiliano Benvenuto
e, probabilmente, musiche del maestro
Stelvio Cipriani. Fusco, anche
autore della sceneggiatura e operatore con la macchina da presa a spalla,
ambientato in un luogo imprecisato del Sud e incentrato su un caso di pedofilia
tra le mura familiari. "Pur svincolato da fatti di cronaca reali, il racconto è perciò delicato, difficile e
purtroppo sempre attuale: un padre abusa del figlio e la moglie sa, ma il
parroco avvicina il bimbo offeso e intuisce lo squallore, dando una speranza
alla madre prima della tragedia", ci sintetizza il regista. Eccellente la
scelta dei protagonisti: un ispirato Tony Sperandeo (icona filmica di certa
sicilianità deviata, qui nei panni di un sagace sacerdote) e l'allucinato Luigi
Maria Burruano (consigliere comunale e padre orco), entrambi attori siciliani,
tra i grandi caratteristi della storia recente del cinema e della televisione
italiana. Nel cast artistico spicca anche la presenza straordinariamente
espressiva del bimbo Salvatore Merlino, 10 anni (è nipote di Filippo, il
sottotenente di Sant'Arcangelo ucciso a Nassiriya), oltre alla brava e bella
calabrese Annalisa Insardà (la dolente moglie-madre) e un gruppo di affiatati
comprimari, tra i quali Gabriele Reale (il maresciallo dei carabinieri) e
Giampiero Siddartha. Con loro Aldo Fortunato (interpreta il sindaco del paese),
45 anni, anch'egli lucano, proprio di Francavilla S.S, come la madre del
regista e gli stessi giovani produttori Adriano (38 anni) e Giuseppe Pecchia
(44), alla loro seconda produzione, dopo Mario
il mago (2008) con Franco Nero, "film ancora inedito in Italia, ma accolto
favorevolmente in Ungheria". I Pecchia sono entrambi figli di Mario Pecchia, 72
anni a maggio, originario di San Giorgio Lucano, emigrato a Milano nel lontano
1956, con una storia familiare che ricorda molto il viscontiano "Rocco e i suoi
fratelli", poi sviluppatasi come imprenditori immobiliaristi (Finman Spa) nel
capoluogo lombardo e titolari di un pastificio ("Spiga del monte") a Senise.
Salvatore
Verde
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