CinemadaMare 2012, X edizione: vince il film italiano di Roberto Gagnor "Il numero di Sharon". Tutti i premiati
Finale
in crescendo di emozioni al festival CinemadaMare, degno di una notevole decima
edizione. Vincitore dell'Epeo d'Oro, votato dal pubblico nella Main
Competition, il film italiano "Il numero di Sharon" di Roberto
Gagnor (col., 6 min.), una gradevole commedia sul senso della fortuna,
nel destino dei numeri.
Sempre nella selezione ufficiale del concorso
internazionale, la giuria tecnica, composta dai giornalisti Eleonora Cesareo,
Pino Suriano, Gianluca Colletta e Donato Fusco e presieduta dal giornalista e
autore di cinema Salvatore Verde, ha attribuito i seguenti premi:
Alessandro Valori, miglior Regia ("sicuro professionismo al servizio
di una commedia agrodolce"), e Amin Nour, miglior Attore(indimenticabile italiano
di colore"), per il film "Babylon Fast Food" (Italia,
col., 13 min.); Kevin Scott,
miglior Fotografia ("crepuscolare e struggente"), e Petra Salsjo,
miglior Colonna sonora originale ("di forte impatto intimista"), per il film
"The telegram man" di James Francis Khetie
(Australia, col., 14' min.); Carlos Lascano, miglior
Sceneggiatura ("poetico sogno sul desiderio di muoversi"), per il film
d'animazione "Shadow of blue" dello stesso Lascano (Spagna, col., 12'
min.); Cesar Esteban Alenda, miglior Montaggio ("tecnicismo
misto, con suggestioni da fotoromanzo"), per il film "Matar un nino"
di Jose & Cesar Esteban Alenda (Spagna, bn, 9 min.).
A
notte fonda, il direttore del festival Franco
Rina ha scelto, "e non è stato facile di fronte una pluralità di qualità",
i vincitori della "Weekly Competition", i corti realizzati dai giovani in ogni
tappa: primo posto a "Beiuocch" di Elena Corvino, Claudia Colombo, Cristina
Casini Nicolò Piccione (Italia); poi "To you" di Marcelo Gibson e Mariane Leite
(Brasile) e terzo "Yesterday's swell" di Michael Hudson (Regno Unito). Altri
venti i titoli ideati e girati con creatività e professionalità a Nova Siri,
fonte di ispirazione ambientale e di collaborazione stretta con gli abitanti: "Religion of
cinemadamare" di Riadh Chemkhy (Tunisia); "Blue" di Alex Moros (Grecia); "Mamma" di Rafel
D'andrea e "Vai al mare" di Geraldine Comte (Argentina); "Ritornare al mare di
Clarence de Magenval (Francia); "Scollegato" di Armas Rudaitis, "Me and myself"
di Maria Chorny e "Listen" di Ieva Saklyte (Lituania); "L'azzurro di Nova Siri" dei Talayeh e
Taravat Atlasi (Iran); "One day" di Daria Shumakova e "In between work" di
Vashila Desinova (Russia); "N.3258. Iulia" di Andra Gheorgiu (Romania); "Black
hat white hat" e "Vocchiu ca ragiunate" di Leon Lishuiz (Israele); "Yesterday's
swell" di Michael Hudson (Inghilterra);; "Pusher" di Evelina Gabulaite
(Lituania) e Leonardo Andreozzi (Italia); "La mano di Dio " di Andrea Recussi
(Italia) e Mon Ross (Argentina); "Piove ancora" di Luigi Vitiello (Italia); "La
bicicletta di Federico Mattioni (Italia); "Riflessioni spaventose" di Nicolò
Piccione e Ettore Rossi (Italia); "Oltre ciò che vedi" di Marco Napoli
(Italia).
Ospite del direttore Rina per l'intervista il poeta materano Roberto Linzalone, che ha presentato il
divertente e profetico "Cassa integrazione" (col., 23 min., 2005), primo film
lucano sulla crisi di un imprenditore di pompe funebri nella Città dei Sassi.
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