Conquista Berlino il film di A. Faretta e J. Giorno girato nella Rabatana |
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domenica 15 ottobre 2006 |
Notevole affermazione del cinema italiano di Basilicata al Zebra Poetry Film Award, svoltosi a Berlino dall’11 al 14 ottobre. Il trentatreenne regista potentino Antonello Faretta, autore di “Just Say No To Family Values” con il grande poeta italo-americano John Giorno (n. 1936), ha vinto l’importante competizione, ritenuta dagli esperti tra le più prestigiose a livello mondiale sul “cinema di poesia”. Composta da Joke Ballintijn, Andrea Ernst, David Larcher, Michael Roes, Eivind Tolas Thomas Wohlfahrt, la giuria ha decretato il successo pieno del corto girato nella Rabatana di Tursi nell’estate del 2005, per la potenza del lirismo e il richiamo autobiografico dei versi di Giorno, che li declama nella propria lingua anglo-americana, resi visivamente con lucida empatia sincretica dal solido talento espressivo di Faretta, che come pochi conosce il linguaggio del cinema, tra innovazione, tradizione e sperimentazione. Al festival tedesco era presente anche con “The Death of William Burroughs”, girato a Craco, sempre nato dalla collaborazione con J. Giorno (la sua più recente produzione, per fortuna tradotta in italiano, è “La saggezza delle streghe” (The wisdom of the witches), originario di Aliano e tra i maggiori autori della Pop Art letteraria americana, esponente di spicco della “beat generation newyorchese”, quella di Jack Keruac (1922-1969), John Ernst Steinbeck (1902-1968), Allen Ginsberg (1926-1997) e dello stesso William Burroughs (1914-1997). Già apprezzato giovane fotografo a Parigi e studente di Scienze della Comunicazione alla Sapienza di Roma, Faretta è fondatore e direttore artistico del Potenza Film Festival, scrive per il mensile europeo di cinema e audiovisivi “Filmaker’s Magazine” ed ha collaborato con i registi Abbas Kiarostami, Marco Bellocchio, Giacomo Campiotti, Peter Del Monte, Babak Payami e con Rai Sat Arte. Nel 2002 ha fondato lo studio di produzione indipendente Noeltan Film, con il quale realizza tutti i suoi ultimi lavori (short film, videoclip, videoinstallazioni, sigle e documentari), come produttore, sceneggiatore, regista e montatore. Ha realizzato tra gli altri “Il Vento, la Terra, il Grasso sulle Mani” e “20Venti”, sempre caratterizzati da un dualità ispirativa, tra impegno e lirismo visivo, per i quali ha ottenuto riconoscimenti significativi.
Savatore Verde
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