Tursi - Da Nova Siri a
Hollywood, sia pure indirettamente nell'indimenticabile notte degli Oscar, con il
film breve "Il Supplente (The substitute)"
arrivato nell'ambìta cinquina finalista. Il corto di Andrea Jublin, infatti, lo scorso anno ha riscosso ampio successo
di pubblico e di critica a "CinemadaMare", il festival di Nova Siri diretto dal
giornalista lucano Franco Rina.
Una
piccola grande consolazione per l'Italia, assente nelle principali categorie, ad
eccezione della colonna sonora, nel più famoso premio cinematografico. La
pregevole commedia del trentasettenne torinese, da lui scritta, diretta e
interpretata, concorre(va) meritatamente nella sezione "Best Live Action Short
Film". Il film è "dedicato a coloro che hanno difficoltà di comportamento" e
tale frase ne disvela la poetica, attraverso una delicata storia di nostalgia,
stravaganza e creatività, qualità sempre più rare nella società e nella scuola
contemporanee, "evidenziate da un professore dai metodi di insegnamento molto
'fuori dalla norma', che porta un soffio di sana anarchia in una normale classe
di liceo italiano, tra divertito realismo e stereotipia, risvegliando il fanciullino
nascosto in ognuno di noi".
Prodotto da Frame by Frame per Sky Cinema, la
quarta prova autoriale di Jublin (in precedenza ha scritto e diretto i corti:
"Ginestra", nel 2002, "Coraggio", 2003, e "Grazie al cielo", 2004) è, appunto,
tra i finalisti della categoria riservata ai migliori cortometraggi del mondo
(se ne producono a decina di migliaia ogni anno in ogni dove), con una
procedura di designazione quanto mai complicata e irta di ostacoli progressivi.
Un traguardo di assoluto valore che arriva dopo una serie di riconoscimenti attribuiti
nei concorsi cinematografici in patria e anche all'estero, tra i quali il prestigioso
Festival internazionale itinerante del cinema digitale con attività seminariali
"CinemadaMare". Proprio nella quinta edizione del 2007, "Il supplente" (dura 15
minuti e si avvale della collaborazione di Daniele Massaccesi, per la
fotografia, Pierpaolo Adami al montaggio e la musica di Claudio Bresciani, con
Arianna del Buono tra gli interpreti) ha vinto l'Epeo d'Oro come Miglior film, votato
nella serata di ferragosto dalla giuria popolare di spettatori, mentre la
giuria tecnica di esperti (vuole il caso, presieduta dallo scrivente) in modo
unanime assegnò al giovane autore anche il premio come Miglior attore
protagonista ("con una recitazione sovratonale ai limiti del virtuosismo"). Evidentemente,
un rapporto che si è consolidato nel tempo attraverso la reciproca stima e l'autorevolezza
accreditata all'appuntamento novasirese, dove due anni prima Jublin fu anche premiato
per il secondo posto di "Grazie al cielo" (10 min.). Diplomatosi alla scuola di recitazione del
teatro stabile di Genova, attualmente lavora come copywriter, Jublin sta per
debuttare come regista del suo primo lungometraggio con il sostegno di Gabriele
Muccino, l'autore di "L'ultimo bacio" e "La ricerca della felicità", tramite la sua società ("il film racconterà la storia di un uomo che
ha sbagliato tutto nella vita").
"Una meta la sua, che stimola i giovani a
cimentarsi con professionalità nella ideazione e realizzazione del corto,
riconoscendo la bontà del lavoro svolto fino ad oggi a CinemadaMare", ci ha
commentato soddisfatto il direttore Rina. Raggiunto a Los Angeles, alla guida
di un'auto, Jublin si gode la meritata notorietà, con gioviale disponibilità e
grande emozione: "comunque vada, è stato già un premio essere arrivato qui".
Salvatore Verde
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