Il produttore Donald Ranvaud e la
regista Marta Bifano in Basilicata per un progetto di sale cinematografiche in
HD
La Basilicata come regione pilota per un vasto
progetto di sale cinematografiche in Hd, utilizzabili anche come aggreganti
laboratori della comunicazione e delle arti teatrali e audio-visive in rete,
con il protagonismo degli enti locali. È il desiderio, già realizzato in
America Latina, del grande produttore indipendente Donald Ranvaud e
dell'attrice e regista campana Marta Bifano, promotori del progetto Ichnos
Network Italiano per realizzazione del progetto Sala cinematografica HD in
Basilicata.
Nelle modalità di evento
mediatico (tra gli altri con alcune interviste di George Clooney e William
Defoe sul loro impegno umanitario), tale idea progettuale sarà presentata con
il direttore Marco Muller alla 67° Mostra Internazionale d'Arte Cinematografica
di Venezia (1-11 settembre prossimo), che l'ha patrocinato con il Mibac,
ed è finalizzato a portare il buon cinema nelle aree depresse e svantaggiate
che vivono le conseguenze dell'isolamento anche culturale (una sala Hd più
vicina è in Puglia). Il sostegno delle Istituzioni locali è fondamentale, e integrativo/sostitutivo
dell'iniziativa privata, per la costruzione di una piattaforma che coinvolga tutte
le regioni Italiane, partendo proprio dalla Basilicata, individuata per vari
motivi demografici, socio-culturali e territoriali come regione pilota, quale
modello sia dal punto di vista delle tecnologie che dei contenuti.
Ranvaud e
Bifano, che stanno producendo per la
Loups GAroux Produzioni una sorta di Art Dossier sull'Arte Contemporanea, curata
dal lucano Gaetano Russo per il museo romano Maxxi, hanno spiegato la necessità
di internazionalizzare la versatile offerta simultanea, nella duplice direzione
ricettiva e produttiva in loco, con costi ridotti di attrezzature tecniche,
gestione e manutenzione, gli stessi film costerebbero un'inezia, implementando
sale di media grandezza (fino a duecento posti, il modello consigliato,
l'investimento sarebbe di 12-18 mila euro). Esiste un progetto ministeriale di
finanziamenti per favorire su vasta scala il recupero di vecchie sale dismesse
e altre che, avendone le caratteristiche, potrebbero essere riadattate all'uso
dotandole della nuova tecnologia. Nel mondo ne esistono già oltre ottomila,
tutte in rete, con la proiezione di opere trasmesse via satellite e tramite
internet, la cui qualità Hd è di assoluta garanzia e affidabilità.
Promotore
dell'incontro esplorativo il sindaco di Nova Siri Pino Santarcangelo che ha
ospitato gli amministratori di una decina di comuni del Metapontino-Basso Sini,
alcuni dei quali visitati direttamente.
Il sindaco di Craco, Pino Lacicerchia, a nome dei colleghi sindaci,
tutti invitati a Venezia, ha espresso "interessamento verso l'iniziativa, che
dovrà essere necessariamente approfondita prima di una formale adesione". Proprio il dinamismo periferico da inserire
in un circuito mondiale è stato uno dei temi affrontati dall'amico di Ranvaud, il
maestro del cinema Ken Loach, ospite di CinemadaMare diretto da Franco Rina. I
due inglesi si sono incontrati e salutati a Nova Siri e nei Sassi di Matera.
Davvero solo un caso?
Salvatore Verde
Scheda su
Donald Ranvaud
Personalità
poliedrica e di grande ingegno, l'italo-inglese Donald Ranvaud è uno
studioso di cinema e regista, ma soprattutto un attivissimo produttore, produttore
cinematografico, oltre che storico e
critico. Ha lavorato in molti paesi, (co)producendo opere di qualità e film
pluripremiati in tutto il mondo, compresi quelli vincitori di Oscar: The Constant
Gardener, 2005, di Fernando Meirelles; Addio mia concubina,1993, di Chen Kaige. Nato a Firenze, 57 anni, Ranvaud è stato tra i primi a credere nella diffusione del formato
digitale, adoperandosi per la promozione internazionale del cinema, dalla Cina all'America
Latina, dove ha coprodotto Central do Brasil, 1998, di
Walter Salles, e dove svolge parecchie delle sue variegate iniziative.
Dal 1975 al 1986, animatore di "Framework", magazine
sul cinema indipendente, marchio che nel 1980 è diventato anche casa di
produzione per documentari, spesso da lui stesso realizzati, come i
ritratti di
Paul Schrader, Raul Ruiz, Jian Cui, Laurie Anderson e David Mamet, per
Channel
Four e RaiUno. Nel 1989 ha co-diretto con Antonino Bruschetta e
Francesco
Calogero il suo primo lungometraggio di finzione, Visioni Private, una
ironica commedia meta-cinematografica ambientata durante un festival. Ranvaud collabora
con i maggiori festival del cinema, da Berlino a Venezia al Sundance al
festival di Sanpaolo. Laureato in
Letteratura comparata all'Università di Warwick, dove ha insegnato Letteratura
Italiana, in seguito ha avuto la cattedra di Storia del Cinema dell'Università
dell'East Anglia.
s.v.
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