Lucani(a) in Laguna, secondo
tempo
Un paio di arricchimenti dovuti
alla pattuglia dei lucani (anche di origine) presenti all'ultima Mostra
Internazionale d'Arte Cinematografica di Venezia. Una scoperta si deve alla collega
Chiara Lostaglio, pubblicata
mercoledì 14 settembre, da "Il Quotidiano
della Basilicata" diretto da Paride
Leporace, sempre attento e ormai profondo conoscitore delle cose lucane,
oltre che cinefilo.
Si tratta di Esther Elisha (padre del Belin e nonna
di Potenza, emigrata a Brescia da decenni), giovanissima e bella attrice nel
cast di "La-Bas" di Guido Lombardi, inserito nella Settimana della
Critica e premiato come Opera Prima "Luigi De Laurentis"- Leone del Futuro,
film sui problemi dello sfruttamento delle persone immigrate di colore, con una
tipicità che va oltre lo stereotipo. Ben più rilevante la sfuggita inclusione del
M° Riccardo Giagni (nella foto), valoroso autore
di colonne sonore di parecchi film di maestri del cinema italiano e del mediometraggio "Pasta Nera" realizzato da Alessandro Piva con l'apporto di Vania Cauzillo (alla quale devo la
segnalazione dell'omissione), invitato al Lido nella sezione "controcampo
italiano".
Nato nel 1956, da genitori lucani a Roma, dove si è
laureato in Filosofia, Giagni è oggi uno stimato musicista consulente e
programmatore musicale, soprattutto musicologo e autore di straordinarie
musiche originali, apprezzato nei maggiori festival e non soltanto dalla critica italiana. Dopo
aver studiato armonia e composizione al Conservatorio dell'Aquila, dal 1998
insegna Storia della musica per il cinema nella Facoltà di Beni culturali dell'Università
del Salento di Lecce e dal 2002 anche al Dams della stessa città. Dal 2004 dirige
per le Edizioni Argo una collana di volumi dedicati alla molteplicità delle
relazioni fra immagine e suono (Ascoltare lo sguardo), oltre ad avere rapporti
con diverse case editrici e testate giornalistiche, tenendo regolarmente corsi,
seminari, master classes e stages presso università, conservatori e scuole
d'eccellenza e di alta formazione in Italia e all'estero.
Nel 1976 ha iniziato a collaborare con la Rai come
autore, regista, consulente o conduttore di programmi culturali radiofonici e
televisivi, quindi
con musei e istituzioni nazionali e internazionali (il Centre George Pompidou e l'École Supérieure Libre d'Études
Cinématographiques di Parigi, il Museo d'Arte contemporanea
di Strasburgo, il Sound
Art Museum di Roma, l'Istituto Europeo di Design e la
Biennale di Venezia). A
lungo nel settore discografico come produttore, arrangiatore e autore, ha anche
curato festival e convegni internazionali legati alla musica e alle arti della
visione.
Nel 1984 debutta nel cinema, collaborando poi con molti
registi, tra gli altri con: Guido
Chiesa, Aurelio Grimaldi, Carlo Lizzani, Massimo Costa ("Voglia di Rock", 1988), Federico Greco
("Road to L. - Il mistero di Lovecraft",
2005), Luciano Odorisio ("Magic Moments", 1984), Mimmo
Calopresti ("1943: La scelta", 1993;
"La fabbrica dei tedeschi", Evento
speciale alla Mostra del Cinema di Venezia del 2008), Egidio Eronico ("My Father -
Rua Alguem 5555" (2003, Festival di Berlino 2005). Nel 2007 ha scritto le
musiche del film-tv "Scacco al re" di
Claudio Canepari e "Nessuna
qualità agli eroi" di Paolo Franchi
(in concorso a Venezia); sono del 2009, l'acclamato "Quando combattono gli elefanti", docufilm d'esordio di Simone Amendola, e "Nanga Parbat - La montagna nuda", di Renato Chiocca. "I passi dell'anima" (2008) è un premiatissimo corto (10 min.) di Matteo Galante. Ma è stato
anche consulente musicale per i fratelli Taviani
( "La masseria delle allodole",
Festival di Berlino, 2007) e Brad Mirman
("The Shadow Dancer", Festival di
Taormina, 2005).
Più
intenso il rapporto con Sabina Guzzanti,
con la quale ha collaborato al programma televisivo "R(a)iot" (2003) e agli spettacoli teatrali "Reperto R(a)iot" (2004) e "Vilipendio"
(2008-2009), oltre che ai film "Viva
Zapatero!" (2005, Evento speciale alla Mostra del Cinema di Venezia, pure
in concorso al Sundance Film Festival) e "Le
ragioni dell'aragosta" (Giornate degli Autori alla Mostra del Cinema di
Venezia, 2007), entrambi in collaborazione con Maurizio Rizzuto, fino a "Draquila - l'Italia Che Trema" (2010). Abituale
collaboratore anche del grande Marco Bellocchio,
per diversi progetti televisivi e parecchi film: consulente di "Sogni infranti" (1995) e "La religione della Storia" (1998); musiche
originali per "Buongiorno, notte" (in
concorso a Venezia, 2003), "L'ora di religione" (in concorso a Cannes), vincitore nel
2002 del Premio internazionale Ennio Flaiano, "Il regista di matrimoni" (in concorso
a Cannes, 2006;), Premio Speciale Aits, per il miglior suono di un film nell'anno
2005-2006.
È opportuno ricordare che il padre di Riccardo, Gian Domenico Giagni (Potenza, 8/7/1922
- 9/3/1975), intellettuale impegnato e rigoroso, tra le grandi personalità
della Basilicata, fu autore, regista radiofonico e documentarista anche
televisivo della Rai, dove lavorò per un trentennio, oltre che poeta, scrittore,
riduttore
di testi, curatore di rubriche di poesia, traduttore, sceneggiatore
cinematografico. Sposato con Olga De
Pilato, ebbero due figli. Gianfranco
Giagni, più sulle orme paterne, è regista di programmi e fiction
televisive, anche di videoclip, sceneggiatore, autore di documentari presentati
in diversi festival internazionali. "Dante Ferretti: Scenografo Italiano" (fuori
concorso a Venezia nel 2010) e "Sartoria
Tirelli. Vestire il cinema" (Festival Internazionale del Film di Roma,
2006), sono documentari esemplari della feconda collaborazione tra i due
fratelli.
Verdiana C. Verde - Salvatore Verde
|