- E’ un infortunio filmografico clamoroso, quello capitato all’anonimo quanto, supponiamo, autorevole estensore della voce di aggiornamento dell’Enciclopedia Rizzoli Larousse-La Biblioteca del Sapere del Corriere della Sera, riferito nientemeno che ad Al Pacino, 64 anni il prossimo 25 aprile, di origini siciliane, com’è noto uno dei maggiori divi mondiali del cinema Usa. A pagina 577 del volume 15 (Noci-Pasi), anch’esso distribuito (questa settimana) in allegato (separabile) al giustamente più prestigioso quotidiano italiano, si resta, infatti, stupiti nel leggere: “Nel 1996 ha esordito come regista con “Looking for Richard”; del 1997 sono “Riccardo III. Un uomo, un re” che lo vede nuovamente regista e anche attore e “L’avvocato del diavolo”, interpretato con K. Reeves….”. Per evitare fraintendimenti, e dato per scontato che quest’ultimo film sia ed è di Taylor Hackford, conviene precisare quanto segue: a) “Looking for Richard” e “Riccardo III - Un uomo, un re” sono in realtà lo stesso film, del 1996, solitamente considerato la sua opera prima; b) rispetto al titolo originale anglo-americano, quello italiano ne richiama il senso, non essendo una traduzione letterale; c) il grande attore ha poi realizzato nel 2000 un secondo film, da lui interpretato e diretto: “Chinese coffee”, presentato tra gli altri all’International Film Festival di Toronto in Canada, ancora inedito in Italia; d) ad essere più esatti, però, il vero debutto di Al Pacino nella regia è avvenuto nel 1989 con“The Local Stigmatic”, mediometraggio di 56 ‘, realizzato insieme con David F. Wheeler e scarsamente visto da noi. Ora, se due più due non fa quattro, senza dover ricorrere a internet o ai mastodontici repertori nazionali di editoria cinematografica, non resta che augurarci che miglior precisione sia capitata ad attori (solo attori?) meno conosciuti. S.V.
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