Tursi - Per Franco Rina, direttore di “CinemadaMare”, accompagnato dall’avvocato Roberto Cecere e dal giornalista Michele Cervo, suoi collaboratori, aver presenziato all’anteprima mondiale del documentario “Cinema al mare”, “è stata un’emozione grandissima, soprattutto quando, sulle ultime immagini è scoppiato un festoso e lunghissimo applauso del pubblico, circa 500 filmmakers arrivati da tutta Europa, tanto che, su loro richiesta, è stato l’unico film ri-proiettato in un significativo fuoriprogramma”. Presentato il 31 gennaio, alla 34° edizione dell’International Film Festival di Rotterdam, sezione Prospettive, il mediometraggio ideato, prodotto e diretto dalla giovane regista olandese Eef de Graaf (sonoro, a colori, di 40 minuti, montato insieme con Marcel Wijninga e Jochem Tames) è un sincero, appassionato e intelligente atto d’amore (già dal titolo originale internazionale) proprio verso la provincia materana e lo svolgimento della rassegna novasirese che, nell’agosto 2004, ha ospitato una trentina di giovani dei Paesi Bassi e la stessa de Graaf, destinataria del Premio speciale dei giornalisti “CinemadaMare 2004”, per il suo film breve “Pulse of the City”. L’autrice, ha ampiamente riconosciuto che: “E’ stato davvero un bellissimo Festival, mi è piaciuto viaggiare e vedere posti nuovi, che non avrei immaginato di visitare da sola, ed anche conoscere un gran numero di giovani registi e persone appassionate di cinema. Sono rimasta particolarmente colpita dalla meravigliosa atmosfera di quei piccoli centri e delle persone del posto. Ho imparato molto guardando tutti quei film, l’Italia è un paese fantastico”. Felice della positiva accoglienza del pubblico di Rotterdam, la sua città natale, la de Graaf ha aggiunto: “Ho voluto mostrare l’atmosfera che si trova in Basilicata e in Calabria, e cosa provi un regista della Terra dei Tulipani a partecipare ad un Festival in un altro paese. Franz Weisz (tra i grandi registi olandesi, anch’egli ospitato a Nova Siri, ndr)) ci ha spiegato anche quanto siano importanti, nel voler fare un film, una forte motivazione e una gran fede nel proprio progetto, senza i quali un autore non può ottenere la buona riuscita. Infatti, ‘Cinema al mare’ descrive la partecipazione dei giovani olandesi, che si sono molto divertiti, alla rassegna italiana, attraverso tutte le sue tappe, e ne descrive anche i luoghi. Certo, ripensandoci, l’emozione più forte è stata quella di sentirmi innamorata dell’Italia”. “Il dato su cui mi piace riflettere ora -aggiunge il direttore Rina- , è sul significato di quanto successo in Olanda: nel lavoro della de Graaf, come ha dichiarato, protagonista assoluta è proprio ‘CinemadaMare’, con le suo tante voci in più lingue, i suoi tanti paesaggi suggestivi (da Nova Siri a Matera, passando per Tursi e il Metapontino e l’Alto Jonio calabrese) e i suoi ospiti, arrivata nel cuore dell’Europa cinematografica, lì dove si formano le giovani generazioni della Settima Arte continentale. Occorre, dunque, continuare su questa strada, con sempre maggiore convinzione, accompagnati dalle istituzioni pubbliche e dalle risorse private”. Salvatore Verde
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