Nova
Siri - "Forse non sono il più indicato a dare consigli. In certo modo, mi
occupo di utopie, rifiutando totalmente le logiche produttive del cinema industriale.
Sarà anche giusto farla la film commssion, come in altre regioni, ma il cinema
indipendente non ne ha alcun bisogno, alternativo com'è al cinema industriale,
a quella intrinseca logica per la quale tutto si sacrifica, essendo quel cinema
ipertrofico alimentato da una politica di rapina e di avventurieri, perché
tutto è destinato a diventare profitto". Non si sottrae il maestro Silvano Agosti, 71 anni, bresciano da mezzo
secolo a Roma.
Con la nota docilità che
esalta una forte tempra d'artista vero, aggiunge programmaticamente: "Una
Regione potrebbe e dovrebbe essere più attenta alla distribuzione e non tanto
alla produzione che tutto fagocita. Difficile vedere un film d'arte, di poesia
e di autentico impegno nelle 2400 sale italiane, mentre si potrebbe farlo
girare nelle civiche biblioteche, nelle opportunità incentivate
dell'associazionismo, insomma creando un circuito alternativo e libero. Inoltre
- conclude il grande cineasta - un ente pubblico potrebbe fare per il cinema
concorsi, studi, proporre riprese, documentare i cambiamenti ai vari livelli,
creare uno specifico sito cinematografico, sostenere le idee e le realizzazioni
di talento, oppure offrire alle strutture popolari e a tutti gli interessati
(anche a costi contenuti) i dvd che hanno segnato la storia cinematografica anche
di questa regione sognante, così intelligente e modesta nel fare le sue cose
che desta stupore".
Indiscusso maestro
del cinema indipendente, con una
fruttuosa e ricca produzione documentaristica,
Agosti ha fatto ritorno dopo tre anni a CinemadaMare, il festival
itinerante in svolgimento a Nova Siri, diretto dal giornalista Franco
Rina. Uno straripante successo l'incontro con i filmmaker e la proiezione
di Il giardino delle delizie, film
d'esordio del 1967 (di quest'anno Il
senso della lotta. Ritratto di Buno Trentin). Personaggio di rara
sensibilità, grazia e straripante talento oltre che di vasta cultura, Agosti è
figura unica e anarchica nel panorama cinematografico non soltanto italiano,
capace di coniugare impegno politico e civile, sensibilità poetica e avvincente narrazione, essendo poeta,
scrittore e autore totale che scrive, dirige, realizza e produce i propri
progetti in assoluta libertà creativa.
Nel 1962 si è diplomato in montaggio al
Centro sperimentale di cinematografia, dove ha insegnato negli anni Settanta;
ha collaborato con Marco Bellocchio e diretto grandi attori internazionali;
solo adesso i suoi film sono distribuiti in tutto il mondo e finalmente anche
disponibili in dvd e vhs. Il suo cinema "Azzurro Scipioni" di Roma è da decenni
un punto di riferimento per tutti i giovani che, con passione autentica e
sacrifici, si ingegnano per i loro film piccoli e grandi.
Salvatore
Verde
dal quotidiano LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO
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