Sull'utilità della Film Commission in Basilicata
(Il Quotidano della Basilicata diretto da Paride Leporace ha ospitato oggi questo intervento di Salvatore Verde)
È innegabile
che, a dispetto di certa operosità amministrativa e produzione legislativa
nelle materie delegate, la
Lucania sia carente proprio anche nel settore degli
audiovisivi e del cinema in particolare (spia di una idea "sottovalutativa"?),
non essendosi mai dotata di una intraprendente struttura o un ufficio specifico
interno oppure interdipartimentale, in attesa della vagheggiata Film Commission (la fattuale
compartecipazione produttiva ultima al recente e pluripremiato film Basilicata
coast to coast (2010) di Rocco
Papaleo è di certo una lodevole eccezione, augurando che non resti tale).
In
sostanza, pur non minimizzando talune azioni incisive della Regione verso
meritorie iniziative private, scolastiche e associazionistiche, è mancato un
lungimirante organismo specializzato nella promozione territoriale attraverso
il cinema, la televisione e la multimedialità, che stimolasse la competizione
nelle scelte "obbligate" o possibili dei produttori, degli autori e dei registi,
anche offrendo alle imprese audiovisive servizi di qualità, agili soluzioni
burocratiche e opportunità finanziarie, oltre la specificità ambientale e
paesaggistica ben inteso. Avviene così in altre regioni italiane, dal 1997, con
le Film
Commission, ma negli Usa esistono già da oltre sessant'anni, esattamente
dagli ani Quaranta.
Le
Film Commission sono organismi locali in prevalenza a finanziamento pubblico,
nati per valorizzare il territorio e attirare le produzioni, le quali
significano un giro d'affari immediato (si pensi al danaro e al lavoro dei
lungometraggi e delle fiction televisive di dieci-cento e più puntate) per
tecnici e comparse del luogo, ma anche per albergatori, ristoratori,
noleggiatori, oltre alla ricaduta turistica, costituita dall'effetto spot di
quando il film arriva in sala (o sui mini/maxi schermi di casa). In Italia sono
una trentina, per lo più regionali, ma anche per realtà sub-provinciali più
piccole (come quella di Portofino in Liguria, Alberobello in Puglia, o l'Italian
Riviera - Alpi Del Mare a
Cisano Sul Neva in provincia di Savona, che unisce una serie di comuni
liguri), avendo forme giuridiche
diverse: fondazioni, associazioni, uffici di enti pubblici[1]. Risultano assenti nelle seguenti regioni italiane: Calabria,
Molise, Valle d'Aosta, Trentino Alto Adige e Basilicata. È davvero solo
volonterosa la Basilicata Film Commission, un'associazione culturale (titolare del marchio nominalistico)
costituita nel 2005 a
Marconia di Pisticci, in provincia di Matera, in verità con capacità di incidere realmente ancora tutte da
dimostrare nello scenario regionale.
Un
agile organismo di supporto, al contempo concreto e strategico, come la Film Commission
non sarà forse la panacea di tutti i
limiti d'immagine (e degli indici materiali di sviluppo), ma, se attivo e
funzionante, è fuor di dubbio quanto possa liberare potenzialità e innescare
discorsi concatenati, alimentare dinamiche relazionali, sprigionare energie
economiche e creative, soprattutto giovanili e di esperti del settore. Tanto
più mentre sta crescendo, pure in modo apprezzabile, una leva consistente di
filmmaker, di attori e tecnici lucani, con interessi diversificati nelle valide
collaborazioni esterne, in ambito documentaristico e per la televisione, oltre
che con i loro corti-medi e lungometraggi autarchici, ingegnosi, interessanti e
gradevoli, sovente destinatari di importanti attestazioni, riconoscimenti e
premi in Italia e fuori. Pensiamo, tra gli altri, scusandoci per le incolpevoli
omissioni, ai registi: Giuseppe Marco
Albano, Antonio Andrisani, Vito Cea, Geo Coretti, Antonello
Faretta, Giancarlo Fontana, Giampiero Francese e il
Trio La Ricotta, Mario Raele e Carlo Fusco, che si colloca già a un rispettabile livello
professionistico; le società: Blu Video
Cinematografica, Rvm Broadcasting
e Videouno, tutte di Matera; le
interessanti rassegne e i festival: Bella
Film Festival, Cinefabrica, CinemadaMare, Cinetica-Cine-club "V. De
Sica", "La notte dei corti viventi", Lucania
Film Festival, Maratea International
Film Festival, "Io Isabella International Film Week", Lagonegro Cinema, Potenza International Film Festival. Se è noto lo scetticismo del
caratteristica cine-televisivo e scrittore lucano Antonio Petrocelli, con molta passione è intervenuto pubblicamente l'attore
lucano professionista Domenico Fortunato;
questi ha il merito di tenere accesi da anni i riflettori sulla discussa
questione della Film Commission
regionale, purtroppo non ancora giunta a sintesi e nella quale si accavallano
una insoddisfacente soluzione costitutiva e una plurale miopia culturale e
organizzativa, neppure esenti da campanilismi e personalismi. In attesa, si potrebbe
trovare da subito una soluzione almeno per la città dei Sassi. Tutta la storia
del cinema in Basilicata è per tre quarti nella provincia di Matera, ma
qualcuno finge di non saperlo.
Salvatore
Verde
[1] Di Film Commission ne troviamo
addirittura tre in Liguria (Genova-Liguria F.C.; Portofino F.C.; Italian Riviera - Alpi Del Mare F.C.), Sicilia (Sicilia F.C.; Catania F.C.; Siracusa F.C.) e
altrettante in Veneto (Veneto F.C.; Venice F.C.; Vicenza F.C.); sono due in Abruzzo (Abruzzo F.C.; Abruzzo
L' Aquila F.C.), Campania (Campania
F.C.; F.C. Regione Campania),
Emilia Romagna (Emilia Romagna F.C.;
Bologna F.C.), nel Lazio (Fondazione Film Commission
di Roma, delle Province e del Lazio;
Fondazione Latina F.C.) e in Puglia (Alberobello
Puglia F.C.; Apulia F.C.); ne
hanno, invece, una: Friuli Venezia Giulia (Friuli
Venezia Giulia F.C.), Lombardia (Lombardia F.C.), Marche (Marche F.C.),
Piemonte (F.C. Torino Piemonte), Sardegna
(Sardegna F.C.), Toscana (Toscana F.C.), Umbria (Umbria F.C.).
Occorre aggiungere, inoltre, la Italian
Film Commissions (IFC), una divisione della Commissione Italiana per il
Commercio, la Italian Trade Commission (ITC), che opera come
ufficio promotore dell'industria audiovisiva, fornendo informazioni e
assistenza ai film statunitensi, alle televisioni e alle industrie audiovisive
per favorire e incoraggiare l'uso in Italia delle locations, delle aziende e
del personale. La
Commissione Italiana per il Commercio è un'agenzia
governativa che ha il compito di sostenere il commercio, le opportunità
finanziarie e la cooperazione industriale tra le aziende italiane e quelle
straniere. La sede centrale è a Roma, dove è conosciuta col nome di Istituto Nazionale per il Commercio Estero
(ICE): opera attraverso 100 uffici in oltre 84 paesi e aiuta le aziende
italiane e straniere a sviluppare rapporti di collaborazione.
(s.v.)
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