Tursi - All’ingresso nord della Rabatana, dove sono in corso ampi lavori per rendere agevole l’arrivo dei visitatori, proprio nei pressi del sito dell’antico castello, abbiamo incontrato Wellington Giardina, 29 anni da poco compiuti, giovane promessa del cinema d’animazione brasiliano. Abbronzato, con il sorriso sempre pronto e la buona conoscenza della lingua italiana, nel lungo weekend d’inizio del mese ha avuto tempo e modo di conoscere il centro storico tursitano e la Basilica Santuario della Madonna di Anglona. “Sembrano luoghi irreali e paesaggi inventati, tanto sono originali eppure veri, con le stradine stette e disabitate e gli strapiombi da vertigini. E’ un po’ come essere dentro un cartone animato”. In effetti, gli aggiungiamo, qualcuno è caduto nel terribile burrone del Piccicarello, però uno è anche rimasto miracolosamente illeso. “La realtà a volte supera l’immaginazione, che non abbisogna di rispettare la logica.”, ci dice con aria incuriosita e stupita. “Qui i colori che dominano sono tre: il giallo terranno delle sabbie (la timpa), il grigio argilloso (dei calanchi) e il verde che, nelle sue varie sfumature, contorna il tutto. Sarebbe ‘incredibile’ riproporre questa visione in un fumetto o in un film d’animazione, subito dopo aggiungendo che si tratta, invece, di realtà”. Dagli inizi dell’anno è a Roma, “per concludere una collaborazione importantissima e fondamentale per il mio lavoro, con la pre-produzione quasi terminata”. Si tratta della lunga serie “Jurassic Cubs”, coprodotta con ingenti finanziamenti anche da Rai Fiction e dalla società Animundi, “ma non saprei indicare con precisione il periodo della messa in onda”. Ci rivediamo anche la mattina di domenica e il discorso si allarga a considerazioni storico-cinematografiche. Dopo il nostro tributo a registi del cinema “maggioritario”, come Rocha, Dos Santos, e Barreto, Bressane, Babenco, i Salles, lui ricambia con annotazioni specifiche sugli italiani Bruno Bozzetto, “un vero maestro dell’animazione classica, meritatamente famoso da noi ed anche imitato, per la sua ironia, armonia e vivacità, tra i pochi italiani che non ha nulla da invidiare alla factory del celeberrimo Disney”, Guido Manuli, “notevole, ma troppo di nicchia”, e Enzo D’Alò, “con l’attuale successo è il più noto”. Poi riconosce e sintetizza così la situazione più generale: “In Italia esiste una lunga tradizione di valore pure nel settore del disegno animato, con buone sperimentazioni, mentre solo da poco noi la stiamo disegnando, è il caso di dire, fornendo una visibilità mondiale, come già era accaduto ad un livello elevato nel periodo aureo delle telenovele. Ma è la pubblicità, più di altre modalità espressive, a fornirci opportunità lavorative significative. Le innovazioni tecnologiche, come il formato ‘3 D Max’ (si pensi a film del tipo: ‘Toy Story’, ‘Alla ricerca di Nemo’, ndr) ancora troppo costose, non soppianteranno del tutto e prestissimo la modalità tradizionale del disegno animato, con le diverse tecniche, certo con l’ausilio del computer per ragioni di tempi e di costi. E’ possibile e, anzi, probabile che diversi formati continueranno a coesistere. La mia passione per l’animazione, che prende forma solo nell’atto della proiezione-visione, è totale, essendo fantasia allo stato puro e con un linguaggio universale”. Invitato dalla tursitana Luigia Rabite, che lo ha conosciuto durante un recente viaggio proprio in Sud America, il giovane cineasta era accompagnato dall’amica brasiliana Carla Pierina Disperati, ventiseienne tour operator, da sette anni in Italia, dopo la frequenza all’Università del Turismo di Assisi, che ha il padre toscano di origine e la madre lucana di Tolve, Vittoria Santorsa, responsabile dei corsi di lingua e degli eventi culturali italiani a San Paolo. Da loro “non un addio, ma un caloroso e sincero arrivederci, perché le cose belle ispirano”.
Scheda - Figlio di Aparecido Giardina, di origine siciliana, e di Melena, di origine spagnola, Wellington Giardina è nato a San Paolo del Brasile nel settembre del1975. Da sempre appassionato della “materia”, si è diplomato all’Istituto di Belle Arti della sua città, proseguendo gli studi di Pubblicità all’Università di San Giuda e frequentando per sette anni corsi di Illustrazione e Disegno Animato (lui, però, traduce costantemente Cartoni animato, ndr.) alla scuola del noto Candido Portinari, regista e produttore della Panamericana De Antes. Lavora ben presto nelle produzioni pubblicitarie (Kellogs, Cepacola, Bardhal, Ganfield), sempre d’animazione, con apprezzati direttori delle giovani generazioni, come Ceu D’Elia (grande collaboratore di Steven Spielberg, tra gli altri per il film “Fievel nella foresta”, ndr), Mario Galindo della Traviatta Film e, soprattutto con il famoso Mauricio De Souza, autore del fortunato cartone seriale tratto dal fumetto “Cipollino”. Debutta come autore con il corto animato ”Jogo Peritoso” (Coccodrillo Periscoloso, 2003), la storia di un coccodrillo che si scontra con un rinoceronte e ne viene sconfitto, al quale segue “Terra Desconhecida” (Terra Sconosciuta), ambientato in un’isola di aborigeni cannibali, ma già nel 1997 aveva firmato il video clip “Cegos no Castelo” di “Titans” (5 min.). Con l’attuale notevole produzione franco-italo-brasiliana (13 puntate televisive, ciascuna di 26 minuti) di “Jurassic Cubs” (Cuccioli di Dinosauri) di Rafaele Bortone, un salto di qualità di Giardina come caracter designer. Salvatore Verde
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