La versione breve del film "Modo
armonico semplice - L'asilo di un Maestro", del regista lucano Salvatore Verde è tra i vincitori della
VII edizione del Festival del Cinema
Indipendente svoltosi dal 16 al
24 novembre ed organizzato dalla
Provincia di Foggia, presidente Carmine
Stallone. L'opera dell'autore di Tursi ha vinto la sezione "Scuola
&Cinema", nella quale ha partecipato con una inedita versione breve di 20
minuti tratta dal suo lungometraggio
originario (che ha lo stesso titolo e dura 113 minuti). Per il secondo anno
consecutivo, il Festival della Capitanata ha previsto una delle cinque sezioni
in concorso (le altre sono: "Lungometraggi", "Visioni in corto", "I cortissimi",
"I corti del territorio") riservata esclusivamente ai cortometraggi originali realizzati
dalle scuole italiane (Elementari, Medie e Superiori).
Presieduta dal dirigente scolastico
Pasquale Bonnì, la giuria degli esperti
era composta dal giornalista Michele
Campanaro, dal funzionario del Centro servizi amministrativi della
Provincia di Foggia, Nunzio Chiericozzi
e dall'insegnante Anna Stellacci,
tutti presenti, con un folto pubblico eterogeneo di alunni e docenti entusiasti
dell'esperienza, alla cerimonia di premiazione della mattinata di venerdì 23
novembre nel Teatro del Fuoco. "Un film di valore culturale e pedagogico, denso
di significati educativi e formativi, con molti richiami al territorio e accattivanti
rimandi cinematografici, capace, come raramente capita, di far emozionare il
pubblico di tutte le età. Insomma, l'opera di Verde resta nella memoria del
Festival, come un film bello, intenso ed importante e, perché non dirlo, anche
di genuina poesia", questa in sintesi la sostanziale valutazione dei giurati
che hanno rivelato pure di aver subito pensato all'unanimità di premiarlo,
appena dopo aver visionato il dvd in anteprima, mentre in concorso è stato
proiettato la mattina di giovedì 22. Con loro il direttore artistico Geppe Inserra, che ha sottolineato il
nuovo orientamento degli organizzatori per quanto riguarda gli aspetti
didattici: "A partire da questa edizione, il Festival si propone anche di
affiancare docenti e alunni nella produzione di corti, videoclip e spot", e poi
si è complimentato "per la qualità espressa" con il maestro. Verde ha ritirato
personalmente la targa-premio con il genitore Luciano Virgallito, componente del Consiglio d'Istituto della
scuola tursitana.
Erano collegati in
videoconferenza gli studenti della scuola Media inferiore "Villa di Serio" di
Bergamo, che ha candidato "Shoa - Quando la notte si fa stella"
(2007, 15 min.); il loro premio è stato consegnato alla docente Elisabetta Manduca e dal regista Nazareno Cortinovis, presidente del
Consiglio di Istituto. Entrambi i film sono stati riproposti integralmente durante la cerimonia. Al Liceo
polispecialistico statale "Gandhi" di Casoria, in provincia di Napoli, il
premio per le scuole secondarie superiori con "La strada" (2006, 15
min.), ma per motivi tecnici il regista e una delegazione di studenti
interverranno all'odierna cerimonia conclusiva. Gli appuntamenti dedicati alle
scuole si sono conclusi la mattina di sabato, con il grande regista Giuseppe Piccioni (in chiusura del
Festival sarà proiettato il suo struggente "Il Grande Bleck") che ha incontrato
gli studenti delle scuole superiori e gli insegnanti di ogni ordine e grado, per
relazionare e dialogare sul tema "Scrivere e dirigere un film".
"Modo armonico semplice -
L'asilo di un Maestro" ha avuto il patrocinio culturale e morale della Facoltà
di Lettere e Filosofia dell'Università degli studi della Basilicata ed è stato
coprodotto nel 2006-07 dall'Istituto comprensivo statale "Albino Pierro", del
dirigente scolastico Aldo M. Zaccone,
e dallo stesso autore con Rosa Cuccarese,
unitamente al contributo fondamentale della Regione Basilicata - Presidenza del
Consiglio e assessorato alla Cultura, della Direzione dell'Ufficio scolastico
regionale per la Basilicata, del Comune di Tursi e della Comunità montana Basso
Sinni.
Collaboratore del quotidiano La Gazzetta del
Mezzogiorno di Matera da un decennio,
essendo anche giornalista pubblicista, Salvatore Verde, 52 anni compiuti in
ottobre, ha dedicato tutta la vita professionale ai bambini, "una scelta precisa,
mantenuta non senza difficoltà ma con onore e passione da 28 anni", ha spiegato
all'attenta platea in sala, incuriosita e sorpresa della rarità di un
insegnante della scuola dell'Infanzia al maschile, "siamo appena qualche
centinaio in tutta Italia, forse tre in Basilicata", ha aggiunto, spiegando la
genesi del film, i costi e le riprese. Verde è anche autore del soggetto e
della sceneggiatura, oltre che attore assieme all'anziano Gaetano Pipino, ad Anna
Maria Ottomano, insegnante contitolare del plesso monosezionale, ai
genitori e, soprattutto, al protagonismo di tutti i 23 piccoli alunni dai tre
ai sei anni della scuola dell'Infanzia "Carmela Ayr", ubicata nel centro
storico di Tursi, città nella quale l'autore da sempre vive e lavora e dove il
film è stato interamente realizzato. Ricordiamo che lo scorso 16 giugno a
Rapolano Terme, in provincia di Siena, "la capitale morale del volontariato", proprio
per il film gli era stata attribuita la "Goccia
d'Oro 2007 al Merito della Solidarietà con l'Infanzia".
Sinossi dei film in concorso:
"Modo armonico semplice - L'asilo di un
Maestro" - In una scuola
dell'infanzia un po' particolare, nel centro storico di un paese della
Basilicata, dove solo l'essenziale non manca, le giornate trascorrono come
sempre all'interno, con tante e varie attività. Un giorno, da parte dei
bambini, arriva ai maestri un'impegnativa sollecitazione didattica: vogliono
andare al di là del vicino burrone-precipizio a visitare un castello-convento
abbandonato, semidistrutto e dalla inquietante nomea. Di fronte alla richiesta,
i due insegnanti del modesto plesso monosezionale non sanno, né vogliono
opporsi, ma poi dimenticano. In seguito, richiamati al "dovere" della parola
data e dopo aver rassicurato le autorità e i genitori, i docenti organizzano
l'escursione circolare. I piccoli alunni e la coppia mista di maestri vivono,
così, una giornata intensa. Dopo aver fatto l'impegnativa esperienza, durante
la quale conoscono relativamente anche i sacrifici per raggiungere un
risultato, ritornano a scuola stanchi, ma visibilmente felici. La giornata
termina e l'anno scolastico continua, ma si intuisce che qualcosa sia cambiato
positivamente, per tutti, almeno così ricorda il Maestro invecchiato, mentre si
congeda dalla vita.
"Shoah... Quando la notte si fa stella" - La storia si snoda su situazioni di vita
quotidiane, partendo da Walter, che andando a scuola raccoglie per strada un
volantino pubblicitario... uno come tanti. Questo volantino, alla fine, diventerà
il suo mezzo espressivo per raccontare il suo "sentire dentro". Ma è solo il
primo passo della storia. Il resto del racconto ruota intorno al concetto della
graduale perdita della propria libertà: dal non poter frequentare i luoghi di
tutti, fino ad arrivare alla perdita della libertà ultima... quella della vita.
Il corto finisce con una speranza che diventa certezza: "la libertà non è in
svendita!".
"La strada" - Michele Ganci, studente diciassettenne, va a scuola
solo il fine settimana per smerciare pasticche e droga ai suoi compagni. In
questo è aiutato da alcuni "soci" e da Carmine, suo braccio destro. Dopo
l'ennesima denuncia di un genitore per un malore della propria figlia in
discoteca, Michele viene arrestato proprio a scuola ed affidato ai servizi
sociali. La sentenza del giudice impone al giovane "sbandato" di seguire come
volontario un gruppo di ragazzi disabili. La presenza di Michele farà cambiare
lo stile di vita dei disabili, sarà lui a proporre idee ed esperienze nuove, ma
soprattutto si batterà molto per farli uscire. Tutto falso. Michele
subdolamente pensa solo di sfruttare le passeggiate con i ragazzi per
continuare a svolgere la sua "sporca attività". Durante una gita al bosco di
Capodimonte, Antonio, un ragazzo del Centro, si perde e a nulla valgono le
ricerche. Michele pensa che quella sia la sua grande occasione per incontrare
un noto personaggio della mala ed entrare in "società" con lui per una grossa
partita di "roba". Sulla sua strada incontra alcune tracce del ragazzo
scomparso: si trova al bivio, incontrare il boss o salvare il ragazzo smarrito?
Ricordiamo che il Festival del Cinema Indipendente della
Provincia di Foggia si propone di valorizzare e promuovere la diffusione,
la conoscenza e la fruizione del cinema indipendente italiano e del cinema di
qualità che non trova adeguati sbocchi nella distribuzione; favorisce anche la
diffusione delle nuove tecnologie di produzione del cinema, e in particolare
delle tecnologie digitali, nonché la diffusione e la conoscenza del cinema dei
Paesi aderenti all'Unione Europea, oltre a promuove la crescita della cultura
cinematografica in Puglia e in particolare in provincia di Foggia, e a tal fine
sostiene anche iniziative rivolte alla formazione degli studenti e dei giovani
che desiderano avviarsi alle professioni dello spettacolo, oltre a piccole
iniziative di produzione.
Alla sezione "lungometraggi" concorrono opere di autori italiani
indipendenti, o la cui distribuzione nelle sale non sia stata adeguata alla
qualità dell'opera; "Visioni in corto" è riservata ad opere originali di
fiction realizzate preferibilmente in formato dvd, mentre i "Corti del
territorio" sono opere originali di
fiction realizzate esclusivamente da autori residenti nella provincia di
Foggia, ciascuno di durata non superiore ai 20 minuti; "I cortissimi", infine,
caratterizzano opere originali di fiction realizzate preferibilmente in formato
dvd di durata non superiore ai 5 minuti.
ASSOCIAZIONE CULTURALE "TURSITANI"
CINECLUB "LA CAMERA VERDE"- CINIT
TURSI
(MT)
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