INCONTRO CON SALVATORE GULFO, MAESTRO DI TAEKWONDO DEL CLUB DI TURSI E PRESIDENTE REGIONALE
Ci riceve nel suo habitat naturale: una palestra, pronto per
una nuova lezione di sport ma anche di vita. Salvatore Gulfo, 41 anni, sposato e padre di due figli, ha
fatto della sua passione il suo mestiere. Fin da giovanissimo, infatti, ha intrapreso la strada delle
arti marziali e con costanza e determinazione è riuscito a formare, sul piano
sportivo ed umano, diverse generazioni di giovani. Tra un allenamento e
l'altro, ci risponde ad alcune domande.
Maestro Gulfo, come è
nata l'associazione?
L'idea parte da lontano, agli inizi degli anni Novanta. Ero
ancora adolescente e cercavo uno sport d'arti marziali, lo trovai a Montalbano
Jonico, nella palestra dove il maestro coreano Kim avviava un percorso di
insegnamento del Taekwondo. Iniziammo in quattro ad andare quasi
quotidianamente alle lezioni, ma poi rimasi l'unico a seguire questo sport che
mi prendeva sempre più. Dopo aver compiuto la formazione per raggiungere la
fatidica cintura nera, nel 1993 ho aperto la mia prima palestra a Tursi, prima
affiliata all'Acli e oggi alla FITA (Federazione Italiana Taekwondo). Gli
aspiranti atleti tursitani hanno risposto subito bene, tanto che il primo anno
gli iscritti furono sessantacinque. La maggior parte era gente adulta, che ha
seguito un percorso di due o tre anni per poi lasciare spazio ai loro figli,
dando un seguito al nostro progetto, che abbiamo condiviso e portato avanti
insieme. Adesso constato che quei ragazzi sono cresciuti con sani principi e
non hanno deviato verso strade sbagliate, e questa è una grande soddisfazione,
sia personale che per la disciplina che insegno.
Quanti sono i
tesserati? Ci sono anche ragazze? Quali i traguardi raggiunti e quelli futuri?
A Tursi i tesserati sono attualmente 15, un minimo storico,
dovuto soprattutto allo svuotamento demografico che ha colpito il Sud e il
nostro paese. Mi permetta di dire che in un momento cosi delicato della società
italiana, la più grande soddisfazione di questi anni è vedere la costanza e la
passione con cui questi atleti che vengono ancora in palestra, continuano a
seguire e ad inseguire il loro sogno. Ma l'associazione Club Taekwondo Tursi è
attiva anche in altri comuni (Policoro, Senise, Montalbano Jonico), dove io mi
reco durante la settimana per insegnare la disciplina ai ragazzi del posto,
raggiungendo un totale di 70 atleti. Senza dimenticare che, dopo tanto tempo,
posso vantare di aver formato un maestro che ha aperto una propria palestra a
Roccanova. Per quanto riguarda le presenze femminili, devo dire che nel corso
degli anni numerose ragazze si sono avvicinate, favorite anche dallo
smussamento degli aspetti più duri che inizialmente aveva a questa disciplina.
Questo adeguamento del rigore nella preparazione e nell'insegnamento del
Taekwondo è stato anche facilitato dall'inclusione nella lista delle discipline
olimpiche. Una nota di rilievo, in questo senso, lo meritano sicuramente due
giovani promesse tursitane: Gloria Calcagno (che quest'anno guadagnerà la
cintura nera categoria Junior) e Federica D'Alessandro (cintura blu categoria
Cadetti), che promette bene nel combattimento tanto da essere già stata
selezionata da una rappresentativa regionale; entrambe si sono messe in luce in
numerose occasioni e se continueranno così riusciranno a togliersi numerose
soddisfazioni. A Policoro c'è una cintura nera dalle grandi speranze, Lorena
Latronico, che gareggerà a breve in varie manifestazioni portando avanti il
nome della nostra associazione anche fuori regione. Non in ultimo, sono diventato
Presidente regionale del Club Taekwondo da un anno. Tra le iniziative che
stiamo organizzando, voglio ricordare quella del 25 aprile, una gara
interregionale al Palaercole di Policoro alla quale parteciperanno circa 350
atleti di Puglia, Calabria, Campania, Lazio e Basilicata. L'inizio è alle ore 8
e 30 e l'ingresso è gratuito e colgo l'occasione per invitare tutti gli
appassionati.
Com'è il rapporto con
le istituzioni e le altre associazioni? Quota associativa a parte, ricevete
altri finanziamenti esterni?
In questi anni di attività, il rapporto con le istituzioni è
migliorato indubbiamente, basti vedere anche i progressi che abbiamo fatto con
le strutture a nostra disposizione. Prima le attività si svolgevano in locali
privati, senza riscaldamento e anche poco adatti alle esigenze dei ragazzi, poi
le strutture pubbliche, come le palestre delle scuole, sono stare rimodernate e
destinate non solo alle attività didattiche, ma pure alla più generale pratica
sportiva, a tutto vantaggio della collettività. Per i sostentamenti economici,
noi tiriamo avanti con le nostre forze, senza avere fondi da nessuno, ente
pubblico o privato che sia. Le quote associative dei tesserati e le risorse
fisiche ed economiche del sottoscritto, compensano tutto.
Cosa ha portato la
sua associazione alla comunità tursitana? Inoltre, il Maestro Gulfo ha mai
rinunciato a qualcosa per seguire la sua passione in modo professionale?
L'associazione e lo sport hanno dato alla società tursitana,
lo accennavo, sicuramente la formazione etica e civile di persone sane e di
uomini capaci di assumersi le proprie responsabilità, senza mai deviare dal
proprio percorso di vita, integro e rispettoso dell'altro. La scelta di fare
della mia passione un lavoro vero e
proprio, è stata sicuramente la mia più grande soddisfazione, che mi ha dato
tanto. Non penso di avere fatto rinunce importanti, perché penso che se fai
qualcosa con passione non avrai mai rimpianti.
Salvatore Cesareo
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