Rotondella -
Aurora "Nicola Russo" Tursi 4 - 0
Rotondella: Manolio R.,
Toscano, Salerno A., Zuccarelli, Corsano, Rubolino, Santarcangelo (67'
Acciardi), Guida (84' Ripa), Galati (87' Varlano), Manolio F., Tarantino. A
disp.: Salerno G., Scaiella, , Manolio G., Mauro. All. Martino.
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Aurora "Nicola Russo" Tursi:
Pecora, Marra N., Viceconte (82' Modarelli), Marra G., Santamaria, Trupo,
Adduci, Iacovino (63' Crucinio), Digno, Valinoti, Vitale (51' Pipino). A disp.:
All. Policarpo.
Arbitro: Adolfo Autieri di Moliterno.
Reti: 27' pt Tarantino (rig.), 19' st Guida, 33' st Ripa, 39' st
Manolio F.
Rotondella - La squadra di casa,
apparsa solida e sicura, con questa discussa vittoria straripante si lancia
all'inseguimento della capolista Lagonegro e si candida anch'essa per la
promozione, mantenendo un ottimo secondo posto in classifica. Per i tursitani,
invece, l'amara sconfitta esterna è doppiamente penalizzante, perché oltre i
tre punti perdono anche il capitano Giovanni
Marra e il loro goleador Alessio
Digno. Entrambi sono stati espulsi dall'arbitro Adolfo Autieri di Moliterno, non in giornata, rivelatosi protagonista
non positivo della partita.
Le squadre si fronteggiavano con
equilibrio e correttezza sul campo, ma i
rotondellesi cadevano a terra come birilli soffiati dal vento. Il giovane Nicola Marra ancora a gioco fermo veniva
toccato sulla bocca, ma l'arbitro non ha visto nulla. Non solo, la regola
del vantaggio della palla posseduta non
valeva se riguardava gli ospiti, unicamente dai quali si pretendeva la
precisione millimetrica nel posizionare la palla sui calci da fermo, in
qualsiasi parte del terreno di gioco. L'antifona era chiara ed andava compresa
subito. Al primo e unico contatto in area del Tursi, solo l'arbitro ha visto il
rigore a favore del Rotondella. Incredibile anche la sequenza successiva: Francesco Manolio calcia malamente,
allo stesso tempo un'ammucchiata di giocatori entra in area, il bravo Pecora
para e sulla ribattuta l'azione si vanifica definitivamente. A quel punto
l'arbitro fischia, a norma di regolamento ma in ritardo, la ripetizione del
penalty. Il Rotondella , allora, cambia rigorista con Vincenzo Tarantino, che rasoterra e debolmente spiazza il portiere.
I tursitani provano a reagire, essendo entrati in campo timorosi, forse
a causa dalla pretattica, carica di tensione nelle dichiarazioni di dirigenti e
giocatori tursitani nel corso della settimana, i quali paventavano qualcosa di
clamoroso. Non a caso c'erano anche carabinieri in assetto antisommossa (almeno
due) e in borghese. Quasi un messaggio subliminale al direttore di gara, il
quale imperterrito prima blocca un lanciatissimo Digno e poi, al 42', gli
annulla addirittura il goal per un fuorigioco, che l'arbitro ha calcolato obliquamente.
La partita è chiaramente segnata, come un destino ineluttabile e non
casuale. Nella ripresa, mister Policarpo prova alcuni cambi con Felice Pipino e Salvatore
Crucinio, che velocizzano il gioco. Poco dopo, proprio Pipino entra in area
e viene atterrato palesemente da un difensore, l'arbitro fischia... non il rigore, bensì la simulazione e quindi
lo ammonisce. La tensione palpabile e crescente si taglia anche con un'ascia, pure di plastica.
Se si gioca senza serenità, è normale che l'errore sia in agguato. Che arriva,
puntualmente. Su uno svarione difensivo sottoporta, che coinvolgeva Giovanni Marra e il portiere Vincenzo Pecora, la formazione di casa raddoppia al 74', con l'opportunismo
del diciottenne Nicola Guida. Il
silenzioso e tranquillo mister Antonio
Martino può così effettuare i
due cambi e prova a mantenere chiusa
la gara. Ma, proprio quando il Tursi riesce a rendersi pericoloso, su azione di
contropiede il Rotondella arrotonda il bottino, con una rete al 78' del giovane
Angelo Ripa. Questi non è considerato
in fuorigioco dall'inappellabile arbitro, raro esempio di occhio di lince, che,
siamo sicuri di non sbagliare, potrebbe fare molta e rapida carriera.
La misura è colma, nonostante che i tursitani siano stati invitati alla
calma dai loro dirigenti. La sicumera dei rotondellesi arriva fino al protagonismo
anche del segnalinee, che provoca il giovane Marra. Il fratello capitano Giovanni
Marra si avvicina per redarguire il collaboratore dell'arbitro, ma l'omologo rotondellese
Antonio Salerno con modi
provocatori corre verso di lui e gli
mette le mani addosso, cosa che origina non solo un aspro battibecco tra i due
capitani. Il direttore di gara espelle entrambi, perché è inutile stabilire
torti e ragioni, gesti e parole, chi aggredisce e chi si difende. Con la difesa indebolita e i reparti ormai con
le mani tra i capelli, nulla può neppure aggiungere l'ingresso del fresco Nico Modarelli, tanto che all'84 F.
Manolio ha vita facile ad insaccare la quarta rete, di piede in diagonale.
Digno ha un moto di stizza contro la sfortuna, si fa per dire, e calcia la
palla fuori, lontana dal centro dal
campo. Siccome che in tal modo ritardava la ripresa del gioco e penalizzava la
propria squadra, l'arbitro lo ammoniva ed espelleva all'85', sempre a norma di
regolamento, sia chiaro. Per una sfilata
finale tra le fila del Rotondella è entrato anche Pasquale Varlano all'87'.
Dopo il triplice fischio, l'abbondante pubblico di casa era in
visibilio e i giocatori rotondellesi euforici. Delusione, rabbia e sconcerto
per l'altrettanto numeroso gruppo di tifosi tursitani, arrivati in pullman e
con molte auto, che non aveva mai smesso cori da sfottò durante la partita e di
incitamento ai propri beniamini. "Amarezza non per la sconfitta che ci può
stare, e lasciamo perdere i complotti, ma per l'arbitraggio si, davvero a senso unico, perciò inadeguato e autoritario,
anche indecente e vergognoso - riferiscono a caldo alcuni dirigenti dell'Aurora
NR Tursi - che a denti stretti ammettono - Sconfitti e pure mazziati. Se questo è il nuovissimo
corso del calcio lucano, adesso tutti i tasselli sono a posto. E i valori della
lealtà sportiva, della correttezza in campo e fuori e altre simili ‘amenità'?
Ma di cosa parliamo effettivamente quando riflettiamo sul calcio oggi?".
Insomma, l'Aurora Tursi ha perso una partita che non avrebbe mai
potuto/dovuto vincere, è la nostra impressione, anzi qualcosa di più. Per i
tursitani adesso arriveranno due partite consecutive in casa, ci sarà tempo e
modo per sanare l'odierna ferita
calcistica, psicologica e morale.
Salvatore Verde
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