Per l'AURORA "NICOLA RUSSO" TURSI
"è grave quel che è successo domenica a Rotondella"
Tursi - Non si spegne la
dura polemica della società polisportiva Aurora "Nicola Russo" di Tursi, dopo
la cocente e straripante sconfitta esterna di domenica scorsa per 4 a 0 con il
Rotondella, di fronte a circa cinquecento persone. Molti erano tifosi
tursitani.
"Solo la gravità dell'accaduto ci ha indotto al silenzio stampa, per
noi inusuale e senza precedenti - dichiara Luciano
Virgallito, giovane presidente della
società che milita nel girone "B" della Prima categoria - gli strascichi erano
e sono inevitabili, quando già nei giorni precedenti avevamo avuto sentore che
qualcosa di clamoroso sarebbe accaduto. Una gara segnata da tensioni, stranamente
sottovalutate dalla Figc di Basilicata, del tutto assente, e culminate in un
arbitraggio oltre che sfacciatamente casalingo, anche inadeguato e scandaloso.
Non è tanto la delusione e l'amarezza
per la sconfitta che ci può stare, pur lasciando perdere la teoria del
complotto - aggiunge il presidente - ma l'attacco sfrontato ai principi di
lealtà, onestà e trasparenza sportiva, che abbiamo subito, ad imporci di reagire. Lo ribadiamo, abbiamo
perso una partita che non avremmo mai potuto vincere. L'arbitro ha lasciato
chiaramente la sua impronta negativa con una serie innumerevoli di viste (sempre
a favore della squadra di casa) e di altrettante sviste (unicamente a danno del
Tursi), facendoci pure terminare la gara in nove".
In effetti, al primo e unico
"contatto" in area, solo l'arbitro Adolfo
Autieri di Moliterno ha visto un rigore
a favore del Rotondella; dopo, ha bloccato Digno
lanciato a rete (un giocatore avversario
era a terra a 60 metri di distanza) e al
42' gli ha annullato la rete del pari,
per un fuorigioco che solamente lui ha calcolato. Nella ripresa, Pipino viene sbattuto a terra in area,
soltanto l'arbitro non vede il rigore bensì la simulazione, con
ammonizione. Al 78', il rotondellese Ripa
ha segnato in fuorigioco, ma il
direttore di gara è di diverso avviso. Inoltre, il segnalinee di casa origina
un aspro battibecco che provoca l'espulsione finto salomonica, diretta con il
rosso, dei due capitani Marra, la vittima, e Salerno. Nel finale, Digno stizzito calcia la palla lontano contro
la sfortuna, pronta l'ammonizione (recidiva) e altra espulsione. E si potrebbe
continuare. "Adesso, ai capitani sono
stati comminati una giornata di squalifica - conclude il presidente Virgallito
- e la cosa ci stupisce non poco" .
Salvatore Verde - da LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO
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