Aurora NR Tursi - Miglionico 2 - 0. Seconda vittoria stagionale e ripresa della speranza di salvezza
Aurora NR Tursi: Lobasso,
Manfredi, Lamarra, Belvisio, Rubolino, Giannini, Tarantino (17'st Airoldi), Marino
(17'st De Bari), Paparella, Giangaspero, Di Sanza (34'st Montano). A disp.:
Tesone, Magrone, Adduci, Mayer. All. Angelino.
Miglionico: Villa, Vulpis,
Ricciardi (27'st Apicella), Battilomo A., Perrone, Sansone, Morena, Grassani
(15'st Battista), Basile, Cacace, De Maio. A disp.: D'Adamo, Battilomo M.,
Piccinni, Lomonaco, D'Angelo M. All. D'Angelo C.
Arbitro: Lancia di Foligno.
Reti: 6'pt (r.) Di Sanza; 46'st
Airoldi.
Tursi - Boccata d'ossigeno
importante per le speranze di salvezza dell'Aurora NR Tursi, che trova con
merito la sua seconda vittoria della stagione, rifilando due reti al
Miglionico, diretta concorrente. La prima in avvio, con un rigore procuratosi
da Di Sanza, che poi trasforma; la seconda, nel finale e in pieno recupero, è una
perfetta parabola da oltre 35
metri di Airoldi, entrato nella ripresa, per lui applausi
a scena aperta (gli ospiti hanno protestato per una presunta di mancanza di
fair play, dopo la ripresa del gioco dal fallo laterale). Le due formazioni
chiudono la classifica del campionato, adesso distanziate appena di due punti,
ma il Tursi è ancora all'ultimo posto a quota undici.
Questo dato ha pesato
molto nel confronto che nessuno voleva perdere e, a dispetto della tensione
palpabile, la gara è stata a tratti priva di mordente, ma corretta e ben
arbitrata, su un campo non in perfette condizioni. I tursitani hanno saputo
contenere e rallentare i ritmi, partendo in contropiede con Paparella e Di Sanza.
Per gli ospiti due sole le occasioni, avute nel primo tempo: l'incrocio dei
pali colpito al 19'
da Cacace su punizione da fuori area; al 40' Grassani solo davanti al portiere calcia
fiaccamente; nella ripresa, invece, nessuna azione degna di nota e neppure un
tiro nello specchio della porta. Insomma, giornata negativa e mancanza di reattività del Miglionico. Per
entrambe, nulla di irrimediabile e niente è ancora sicuro. Si dovrà lottare
ogni domenica.
Salvatore Verde
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