Aurora "Nicola Russo" Tursi al quarto posto
in classifica, al termine del girone di andata in Prima categoria
Con
la ripresa delle gare del 4 gennaio, a seguito della breve pausa natalizia per
i tornei dilettantistici, è terminata la fase di andata del campionato regionale
di calcio della Prima categoria, suddiviso com'è noto in due soli raggruppamenti
composti da 16 squadre ciascuno. Con 28 punti conquistati in modo trasparente,
l'Aurora "Nicola Russo" Tursi si
conferma al quarto posto nella classifica generale del Girone "B", preceduta
dal Montescaglioso (30) e dal Rotondella (32), tutti dietro l'ottima
capolista S. Lagonegro che svetta a
quota 37. In fondo, chiudono il Rigamonti
Matera (4 punti), la Tramutolese
(8) e Sirinomercure (12),
sopravanzate da Pomarico (17), I. Burgentia e Satriano (entrambe a 18), Paternicum
(19), Roccanova, Bernalda e Villa d'Agri (tutti a 20) e Salandra e IF Valsinni (22).
Per
la neo promossa formazione di Tursi (quattro successi consecutivi nelle ultime
partite) è un risultato di tutto rispetto, da molteplici punti di osservazione,
come si intuisce con l'ausilio di alcuni numeri che aiutano a fotografare una
realtà calcistica in netta crescita, e non accadeva da anni ormai (a parte il
successo dello scorso anno). Dopo quindici gare, i tursitani vantano 8 vittorie
equamente divise in casa e fuori (1 a 0 sul Pomarico; 3-1 al Montescaglioso e 4-1
al Rigamonti; 2-0 con il Salandra; inoltre, 2 a 1 a Tramutola; 2-0 a Roccanova;
2-1 a Villa d'Agri e 3-1 a Brienza sull'I. Burgentia). Quattro i pareggi (due
quelli casalinghi: a reti inviolate con il Rotondella, incontrato troppo
presto, quando i valori locali non si erano ancora delineati, e con l'imbattuto
Lagonegro, 2 a 2; due all'esterno: con il Paternicum e a Lauria con il
Sirinomercure sempre per 1 a 1). Tre le sconfitte di misura (al debutto di
Bernalda, per uno a zero, e sul campo del Satriano con lo stesso risultato;
contro il Valsinni l'unica in casa davanti al proprio pubblico, dopo una
imbattibilità interna che durava dal gennaio 2007).
In
questo primo sommario bilancio occorre considerare i 23 goal realizzati (un non
strabiliante settimo miglior attacco con l'arretrato Villa d'Agri), con ben 11
marcatori andati a segno: Digno 6, Valinoti 3, Iacovino 3, Pipino 2, Crucinio 2, Fittipaldi 2, Adduci 1, Buccheri
1, Santamaria V. 1, Stalfieri 1, Travascio 1 (senza tener conto delle due
deviazioni casuali in occasioni delle autoreti a vantaggio del Tursi, da noi
attribuite agli autori dell'ultimo tiro a rete). All'opposto, 12 le reti subite
(seconda miglior difesa in assoluto, dopo la capolista che ne ha incassati 11, il
Rotondella si avvicina con 15 e distanziate tutte le altre). Due i rigori
fischiati a favore (poi ben trasformati) e uno contro (subìto).
Il
percorso calcistico dell'Aurora NR Tursi si può tranquillamente suddividere in due
parti: la prima in difficoltà, ma la seconda in valorosa ripresa. L'avvio è
stato difficile, come può capitare a una matricola che si attrezza dopo il
salto di categoria, tentando di rimediare ad alcune situazioni carenti e
organizzandosi come meglio poteva. "Miracoli non se ne possono fare, né per
l'impegno finanziario di spesa e neppure per gli acquisti, anche se oggettivamente
necessari; pertanto, proveremo a fare un campionato dignitoso", ripeteva questa
estate Luciano Virgallito, il
giovane e noto presidente "dei record" che aggiungeva: "Chi vuole dare al
proprio paese, deve dimostrarlo adesso. Solo in futuro, se le condizioni
miglioreranno, si potrà pensare a come alleviare i sacrifici di chi ha deciso di
giocare con noi".
Le prestazioni del gruppo hanno risentito molto di tale
contesto non positivo. Sette punti dopo altrettante partite (risalgono ad
allora le sole tre sconfitte), un velato dissenso nello spogliatoio verso
alcune scelte societarie e tecniche, parecchi gli atleti esterni e la non mai
sopita discussione sulla titolarità dei giocatori schierati, con superabili forzature
polemiche "verso chi non si allena ma gioca". Inteneriscono, perciò, i
tentativi di salvare il salvabile da parte del bonario mister Giuseppe Missanelli coadiuvato dall'amico Giovanni Marino, entrambi con spirito
volontario e senza colpe particolari, i quali divengono in due mesi il capro espiatorio di
una situazione sfilacciata (dopo aver guidato l'Aurora alla storica vittoria
nel campionato dell'anno scorso).
Tuttavia, lo scossone dell'avvicendamento al
buio dell'allenatore, come sovente capita nel mondo del calcio, produce effetti
benefici sull'intero ambiente sportivo tursitano e nella stessa Aurora NR, che
reagisce e si rafforza. La società procede di fatto con il giovane e talentuoso
Giuseppe Policarpo e con una
maggiore selezione dei tesserati, riuscendo a richiamare diversi tursitani tra
i migliori giocatori attualmente ancora in circolazione, pensiamo al genio pirotecnico
e indiscusso di Alessio Digno, alla
benefica operosità tattica e infaticabile di Filippo Adduci, alla tensione agonistica dell'eccellente e
vulcanico Felice Pipino, segno di un
encomiabile attaccamento alle proprie radici paesane (ma è da elogiare la disponibilità
riconfermata del serio e virtuoso Roberto
Valinoti, in grado di fare la differenza anche a 35 anni). Se la difesa era
ed è il suo miglior reparto (avendo in avvio limitato molti ulteriori danni),
bisogna sottolineare le prestazioni del valido portiere Vincenzo Pecora, il contributo intelligente del sempre
straordinario capitano Giovanni Marra,
con i granitici e insormontabili Salvatore
Tortorelli (adesso infortunato con Giovanni
Travascio, motore dell'equilibrio a centrocampo), e Enrico Trupo, sempre più completo e altruista, e la sicurezza che infonde l'abile Vincenzo Santamaria, il giovane e veloce fluidificante Rocco Viceconte, l'esperienza
versatile di Vincenzo Bruno
(purtroppo utilizzabile solo di rado, essendo fuori sede per lavoro).
Senza
dimenticare gli altri giocatori capaci, ma non ancora costanti nel rendimento, come il
coriaceo e generoso Luigi Sundas, il promettente e giovanissimo Nicola Marra, il frenetico "giocoliere" Nicola Santamaria, il puntuale e volenteroso Nico Modarelli, il non più giovanissimo e perciò esperto Angelo Buccheri come il ritrovato Pasquale Vitale. D'altronde era
evidente lo squilibrio dei reparti e al loro interno, laddove si evincevano i
limiti in attacco e la mancanza di realizzatori, a parte l'ottimo Salvatore Crucinio, una risorsa tattica
rilevante, e il dinamismo efficace di Donato
Fittipaldi, che dovrebbe essere schierato più spesso, anche per frazioni di
gioco. Ammirevole la potenza fisica di Mario
Iacovino, espressa a buon livello nel volume di gioco sempre più gradevole,
incisivo ed efficace. Non in ultimo ed emblematica testimonianza di una
serenità ritrovata nel gruppo, la serietà anche del secondo portiere Valentino Vita, che si allena con
costanza, senza essere stato ancora impiegato in gare ufficiale.
Insomma,
adesso la squadra c'è. Merito ascrivibile ai dirigenti della rinnovata società
che comprende, oltre al citato Virgallito, Filippo
Santamaria, vice presidente, sempre presente anche nelle trasferte; Salvatore Cosma, direttore sportivo, abile
nel mantenere coeso il reparto tecnico; Giuseppe
Cuccarese e Antonio Cosma, affidabili collaboratori veterani, con i neo arrivati Emiliano Lauria e Filippo
Lasalandra, di forte temperamento, e il decano Benito Policarpo, anche mister, una delle glorie del calcio tursitano. Prima o poi arriveranno pure
gli sponsor a fare la loro parte, si spera.
Salvatore Verde
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