Esclusivo: Gino Barbetta si è dimesso da allenatore dell'Aurora NR Tursi
Tursi - Luigi Barbetta non è più allenatore dell'Aurora "Nicola
Russo" Tursi. Ha annunciato le dimissioni dopo il turno infrasettimanale della quattordicesima di campionato, verso le ore 18,30, con una telefonata
a "Tursitani.it" e alla società in serata. Era appena rientrato da Matera, dove la squadra (ferma a 14
punti) è stata sconfitta per uno a zero dal Varisius Sport, giovane formazione
ultima in classifica (adesso a quota 11).
Lo abbiamo incontrato verso le ore 21. "È stata una partita strana, come le
altre che ho vissuto. Molte occasioni, nessuna da noi finalizzata in rete.
Mancanza di reattività (loro hanno segnato nel primo tempo) e stanchezza
prevedibile nella ripresa. Soprattutto, tanto nervosismo. Perciò, il dopo
partita e il viaggio di ritorno a casa sono stati utili a farmi maturare una
decisione che stava già emergendo nei pensieri da domenica scorsa", ci ha
detto. Dopo cinque giornate di campionato, con un ruolino di marcia non
positivo (tre insuccessi e appena due pareggi), Gino, com'è amichevolmente noto
nella comunità, lascia l'incarico con la dignità e la serietà che gli sono
riconosciute da sempre. E con lui anche l'amico Rocco Lionetti, preparatore
atletico.
"Ho deciso di dimettermi perché non ci sono più le condizioni per
proseguire in questa esperienza. Sono molto dispiaciuto, non intendo
colpevolizzare nessuno e ringrazio comunque tutti per l'importante opportunità che
mi è stata offerta. Allenare in Promozione e nel proprio paese è un onore per
qualsiasi tecnico di provincia, rispetto al quale non potevo sottrarmi, perciò l'ho fatto anche gratuitamente. Ritenevo
di invertire un andamento già negativo, confidando nella comprensione, nella
voglia di impegno e riscatto da parte del gruppo che ho trovato, e che non è cambiato, purtroppo, nonostante i
tanti annunci e le promesse in tal senso, perché io auspicavo dei rinforzi
davvero necessari, che non sono arrivati. Pazienza, personalmente ho dato
quanto potevo, in termini di impegno e professionalità".
Mister Barbetta,
docente di Scienze motorie nelle scuole secondarie, parla con voce calma, tono fermo e chiarezza di contenuti e motivazioni,
ma non intende assolutamente fare polemiche. "Quando si ha netta l'impressione
di non essere compresi appieno, quando non prevale la sintonia di atteggiamenti
e lo spirito di gruppo, è inutile prendersela con chicchessia, bisogna sempre
interrogarsi prima sulle proprie responsabilità. E io intendo assumerle tutte".
Dunque, una decisione meditata che ha colto di sorpresa il mondo calcistico
locale, ma, con tutta probabilità, non i dirigenti della società. Certi segnali
di insofferenza erano già abbastanza noti e la svolta era nell'aria. Si ha l'impressione
che Gino Barbetta, dotato anche di grande carattere e sicura personalità, sia
stato sacrificato per superare una fase di transizione. Ma alcuni nodi da lui
posti implicitamente restano e sono ineludibili: formare una squadra vera per
competere nel campionato, con innesti di nuovi arrivi, avvertire la necessità
di allenarsi almeno due volte alla settimana e, non in ultimo, prestare
attenzione all'equità delle gratificazioni dei giocatori. La palla passa adesso
alla società, per voltare pagina e provare a risalire la china. Il tempo c'è
ancora.
Salvatore Verde
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