US Colobraro - Jonio Sport Tursi 2 - 3. Arbitraggio inadeguato. Festa
per l'intitolazione del campo all'indimenticato Titta Bernardo
US Colobraro:
Marzano, Capogrosso (33'st Modarelli), Fiorenza, Bruno, Cristiano (26'st
Fittipaldi D.), Fittipaldi L., Marta, De Giorgio, Cafaro G. (47'pt Sofien),
Cafaro A. Valinoti. A disp.: Abalsamo, Crocco, Malvasi. All. Cafaro.
Jonio Sport
Tursi: De Rosa, Guerra, Sergio (44'
pt Tantone), Lofrano, Tortorelli, Loprete, Iannuzzi (35'st Larocca), Panetta,
Galati (12'pt Montemurro), Trupo, Manolio. A disp.: D'Amico, Bello, Laragione.
All. Comparato.
Arbitro:
Brindisi di Potenza.
Reti: Galati,
Loprete, 32'pt Marta, Trupo, Marta.
Note: espulsi
mister Cafaro per proteste e Sofien. Ammoniti: Tantone, Marta, Bruno, Valinoti.
Colobraro - È
stata una bella giornata di sport, iniziata con l'intitolazione dello stadio
comunale all'indimenticato professore Gianbattista Bernardo, da tutti
conosciuto come Titta, nei trascorsi decenni dirigente-presidente della società.
La Jonio Sport
Tursi ha vinto una partita tesa, a tratti resa burrascosa dalle decisioni
infelici del direttore di gara verso le due formazioni.
Mettendo da parte i
ricordi e la commozione del momento, i ventidue sono scesi in campo mossi da
un'antica rivalità che nel corso degli anni non si è mai spenta. Per confermare
questo, sono bastati undici minuti e due gol per la Jonio Sport,
realizzati da Galati e Loprete, prima che Marta, un ex insieme a Capogrosso e
Valinoti, colpisse in maniera arbitraria e scorretta lo stesso Galati in
elevazione. Le conseguenze per il giovane attaccante rotondellese da poco
approdato alla corte di mister Comparato per sopperire alla partenza di
Mastropierro, sono state piuttosto serie tanto che è stato costretto a lasciare
il campo con un occhio vistosamente malconcio. Vibrante la reazione dei
tursitani che chiedevano a gran voce che il direttore di gara prendesse
provvedimenti disciplinari nei confronti del centrocampista in divisa
giallorossa, tuttavia il gesto
anti-sportivo, non è stato ravvisato.
Dopo attimi di tensione, il gioco
e ripreso ma un niente bastava per mettere in scena spintoni e buffetti poco
romantici tra i giocatori in campo. Poco dopo la mezzora il Colobraro beneficia
di un rigore a dir poco generoso concesso per atterramento in area di Valinoti.
Sul dischetto si presenta proprio il tanto contestato Marta, che in maniera chirurgica
riduce le distanze. La prima frazione si conclude cosi con il vantaggio
tursitano. Nella ripresa gli animi sembrano più calmi ma l'arbitro è ancora, purtroppo,
in giornata negativa. Varie le difettosità in cui incorre e davvero grossolano
il suo metro di giudizio in più di una circostanza. Il gol di Trupo sugli
sviluppi di un corner e il secondo rigore (molto dubbio) realizzato ancora da
Marta, fanno da cornice a una gara che sembrava interminabile per la
frammentazione con la quale si è svolta, a causa di falli e contestazioni
continue.
Doveva essere una festa di sport, ma purtroppo è stata macchiata da
tanto, troppo nervosismo, accentuato dalla partita degli ex presenti in campo,
soprattutto da parte colobrarese, e da un direttore di gara che davvero non ha
mai mostrato di tenere in pugno le redini della partita. Peccato, perché c'erano
tutti i presupposti affinché davvero oggi trionfassero la lealtà e la
sportività. Di positivo resta la vittoria del team tursitano che si porta ad
una sola lunghezza dalla capolista Nova Siri, e siamo ormai alla decima
giornata del campionato di seconda categoria lucana, girone C.
Da ricordare
ancora che alcuni minuti prima del fischio d'inizio dell'incontro, il sindaco
Andrea Bernardo, figlio del maestro Titta, unitamente a molti familiari,
amministratori e dirigenti della squadra colobrarese, hanno ricordato la figura
carismatica dell'ex dirigente di calcio scomparso pochi mesi fa. Negli
interventi, l'augurio a tutti i presenti, soprattutto ai più giovani che ora si
avvicinano al mondo del calcio, di tenere sempre alti i valori di lealtà e
sportività che hanno contraddistinto l'operato sia in campo sociale che
sportivo di Giovanbattista Bernardo. Dopo l'andamento dell'odierno confronto,
però, lui stesso avrebbe richiamato tutti, con la passione, la fermezza e il
sorriso.
Salvatore
Cesareo
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