DON GIANLUCA BELLUSCI NUOVO PARROCO DI SAN GIORGIO LUCANO
Tursi - Don Gianluca Bellusci, trentaquattrene di Senise, è l'atteso nuovo parroco di San Giorgio Lucano, per volere di mons. Francescantonio Nolè, vescovo della diocesi di Tursi-Lagonegro. La cerimonia d'insediamento si è celebrata domenica (5 ottobre) nella gremita chiesa parrocchiale di San Francesco d'Assisi, alla presenza tra gli altri del sindaco Gennaro Labollita, con fascia tricolore, e di molti giovani e ragazzi, donne, pensionati e anziani. L'immissione canonica del parroco, con la presa di possesso della parrocchia, non soltanto liturgica ma anche giuridica, è avvenuta durante la messa delle ore 11, con un cerimoniale coinvolgente e di grande impatto emotivo, etico e spirituale. Il concelebrante mons. Francesco Lacanna, vicario generale della Diocesi e delegato del Vescovo, ha dato lettura della bolla di nomina (datata primo ottobre e valida per nove anni) e consegnato il "Libro di Dio", indirizzando parole elogiative e di stima, apprezzamento ed esortazione al "vignaiolo, per l'inizio del suo ministero, con la cura, premura, pazienza e dedizione necessari". Il neo parroco ha prestato giuramento e rinnovato gli impegni sacerdotali e la professione di fede. Nato il 13 giugno 1974 e ordinato sacerdote a 25 anni, esattamente il 6 agosto 1999, don Gianluca è stato sempre a Tursi, come segretario di mons. Rocco Talucci, precedente vescovo della diocesi di Tursi-Lagonegro, e dal 2000 vice parroco di don Battista Di Santo, tranne la parentesi di un anno (tra il 2001 e il 2002) a Moliterno, oltre che attuale responsabile dell'ufficio stampa della Curia e assistente spirituale della locale Azione cattolica. Da aprile era delegato vescovile a San Giorgio (la decisione della conferma del trasferimento definitivo risale al 14 settembre), per chiudere nel migliore dei modi una delicata vicenda pastorale che aveva coinvolto l'intera comunità paesana e l'ultimo parroco sangiorgese, don Rocco Natale, in un confronto non privo di ansie. Adesso superate e sanate, grazie all'arrivo del giovane don Gianluca, pastore con un temperamento sensibile, ironico e di riconosciuta bonomia e dotato di ricca passione pastorale, vasta cultura e grandi risorse intellettuali, oltre che di solida preparazione (dal 2001 è docente di Teologia Fondamentale presso l'Istituto teologico del Seminario Maggiore di Basilicata, affiliato alla Pontificia Facoltà Teologica dell'Italia Meridionale, autore di un intenso e originale "L'universale concretum, categoria fondamentale della Rivelazione a partire dall'analisi del ciclo natalizio", Editrice Pontificia Università Gregoriana, Roma 2006). Nel congedarsi da Tursi, dov'è ritornato la sera, egli ha avuto parole di ringraziamento per tutti e per mons. Nolè in particolare, ricambiato dalla gratitudine dei molti fedeli presenti in massa alla messa d'addio in cattedrale, tutti a tributargli un emozionato e a tratti commosso omaggio per quanto ha fatto non soltanto per i giovani. Un transito il suo destinato a lasciare il segno, la cui eredità passa adesso al giovane don Giovanni Lo Pinto, novello sacerdote di San Chirico Raparo, proveniente da Sant'Arcangelo di Potenza, dove ha trascorso l'anno di diaconato, assistito da don Cesare Lauria, anch'egli già parroco indimenticato di Tursi.
Salvatore Verde - Da LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO
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