Il Vescovo ordinerà sei nuovi sacerdoti nella Diocesi di Tursi-Lagonegro
La Diocesi di Tursi-Lagonegro si arricchirà prestissimo di
nuove ordinazioni presbiteriali. Si è appena concluso, infatti, l'iter
formativo dei sei giovani nel Seminario Maggiore di Basilicata "Giovanni Paolo
II", con il conseguimento del baccellierato canonico in Teologia, presso l'Istituto
Teologico Lucano affiliato alla Pontificia Facoltà Teologica dell'Italia
Meridionale (Napoli).
Lo ha reso noto don Giovanni Lo Pinto, dell'Ufficio
diocesano per le Comunicazioni Sociali. Il rito della sacra ordinazione da
parte del vescovo della diocesi dei Due
Mari, mons. Francescantonio Nolè, con l'imposizione delle mani sul capo e la
preghiera consacratoria, avverrà esattamente nei prossimi due mesi e nelle
comunità parrocchiali di origine, tutte della provincia di Potenza.
Ordinati
diaconi dallo stesso mons. Nolè lo scorso 14 settembre, nella cattedrale diocesana
dell'Annunziata di Tursi, la calendarizzazione è già fissata: don Antonio
Zaccara (nato nel 1987), di Nemoli, sarà ordinato presbitero il 29
giugno; don Michelangelo Crocco
(1979) e don Giovanni Messuti (1987), entrambi di Senise, il 6
luglio; don Giuseppe Viggiani (1985), di Sant'Arcangelo, il 2 agosto; don Luciano Labanca (1987),
di Lauria Superiore, il 10 agosto; don Antonio Donadio (1987), di
Latronico, il 24 agosto.
Poche settimane estive, dunque, di ulteriore
preparazione e intensa meditazione, di riflessione e preghiera sul
"sacerdozio", con una speciale attenzione in termini di proposta vocazionale,
per un grande evento di grazia per la Chiesa diocesana. Avvenimento che si inserisce
nell'Anno della Fede e nel periodo in cui i giovani cattolici del pianeta si
preparano alla Giornata Mondiale della Gioventù di Rio de Janeiro in Brasile,
con papa Francesco, mentre la Basilicata si dà appuntamento a Maratea, il 27 e
28 luglio, per vivere la Giornata a livello locale.
Nella circostanza, mons.
Francesco Nolè ribadisce con forza le parole del Messaggio per la GMG: "Cari
giovani, lasciatevi attrarre dal Cristo Redentore. Lasciatevi amare da Lui e
sarete i testimoni di cui il mondo ha bisogno. Siamo consapevoli che la
generosità di questi giovani non sia da leggere come un merito ma come un
compito. Infatti, tocca ai chiamati, che hanno risposto il loro ‘eccomi' al
Signore, mostrare che non c'è fedeltà che non preveda la missione, non c'è
gioia più grande di quella che viene dal raccontare che la felicità viene
dall'aver incontrato la fonte della gioia, e questo non si può tenere stretto
per sé".
Salvatore Verde
dal quotidiano La Gazzetta del Mezzogiorno, mercoledì 26 giugno 2013
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