Tursi
- Sant'Andrea Avellino è "Patrono secondario" o compatrono della Diocesi di
Tursi-Lagonegro, la maggiore della nostra regione, terra della quale è figlio,
essendo nativo di Castronuovo, in provincia di Potenza. La solenne cerimonia
liturgica di elevazione tutelare si è svolta la sera di martedì 15 maggio nella
cattedrale dell'Annunziata, alla presenza di una moltitudine di fedeli emozionati,
con tanti ospiti, di numerose associazioni di volontariato e autorità. Tra
quelle istituzionali, il sindaco di Tursi, Salvatore Caputo, di
Castronuovo S.A, Antonio Bulfaro, il
prefetto di Potenza, Luciano Mauriello; tra i militari, i rappresentanti della
Polizia di Stato di Scanzano Jonico, il Corpo forestale, la Guardia di finanza, la Polizia municipale e degli altri comuni, assieme al gen. Luigi Baccelli, comandante
dei carabinieri di Basilicata. Presenziato da una quarantina di presbiteri
diocesani, diaconi e seminaristi, il suggestivo rito religioso è stato pure
cantato e accompagnato dal Coro polifonico "Anglonensis" del maestro Francesco
Muscolino. L'atteso evento è stato presieduto e celebrato dal Vescovo, mons.
Francescantonio Nolè, che ha ricordato "l'indulgenza plenaria e parziale,
secondo le modalità note, concesse da papa Benedetto XVI, anch'egli un devoto
di Sant'Andrea Avellino". Hanno concelebrato il rituale, mons. Franco
Cuccarese, arcivescovo emerito di Pescara-Penne, mons. Vincenzo Cozzi, vescovo
emerito di Melfi-Rapolla-Venosa, a padre Vincenzo Cosenza, Provinciale dei
Padri Teatini, e al padre spagnolo della Catalogna Gaietà Rossell i Clivillers,
segretario generale dei Chierici regolari Teatini e procuratore presso la Santa sede (assistente del Generale dell'ordine del Santo),
che ha ringraziato per la proclamazione, ripercorrendo con ispirata ed efficace
sintesi storico-mistica la vita del Santo lucano. Parole opportune e motivi di
riflessione per tutti in questo "Anno Andreano".
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