Riportiamo integralmente un'intervista al vescovo mons. Nolè pubblicata sul sito Pontifex.Roma:
"Certo oggi viviamo una situazione forse peggiore del paganesimo.
Almeno loro in qualche cosa credevano. Molti di noi non solo non credono in
nulla, ma vivono senza ideali e come se Dio o una legge etica non
esistesse": la dura denuncia arriva dal Vescovo di Tursi, mons. Francesco Nolé. "Credo che tutti noi uomini di chiesa avremmo la
necessità di riscoprirci più rigidi ed attenti ai valori etici, non per fini
repressivi, ma di medicina delle anime. Penso che abbiamo qualche volta peccato
di omissione e i risultati si vedono. Spesso una condotta da parte nostra che
può apparire crudele o cattiva, alla lunga porta ad evangelizzare e curare. E
Dio sa di quanta rievangelizzazione abbiamo bisogno".
Lei dice che si é
smarrito o molto attenuato il senso del paccato: " é una diretta
conseguenza dell' aver dimenticato Dio e la sua legge. Lo ripeto, molti di noi
vivono come se Dio non esistesse, assenti da ogni
scrupolo morale. Basti vedere i fenomeni di corruzione dappertutto, anche nei
costumi, non solo in politica". Chi va considerato oggi pubblico
peccatore?: "certo, la terminologia é giusta, ma io preferirei per
esigenze pastorali chiamarli irregolari. Il giudizio definitivo sul peccato
spetta solo a Dio e dunque, pur ribadendo la gravità di certe condotte, evitare
la definizione di pubblico peccatore".
Chi é allora irregolare?: "chi rinnega apertamente gli insegnamenti della Chiesa e cade in
apostasia". Qual é la conseguenza pratica?: " sono esclusi, salvo
sincero e reale pentimento consistente in un cambio di vita e di attitudine,
dai sacramenti. Ma questa non é una punizione, quanto una medicina pastorale
per loro, ma anche per chi li circonda. Se a volte la durezza nel negare può
determinare scandalo e allora occorre moderazione, in piccoli centri, un
lassismo esagerato, può causare scandalo all' opposto".
Lei darebbe la
comunione o celebrerebbe il funerale ad un noto camorrista o un omosessuale
noto e praticante?: " al camorrista certamente mai e mi sono capitati casi
del genere. Si pone nettamente contro Dio. In quanto all'omosessuale, la
semplice omosessualità, pur essendo un grave disordine, di per sé stessa non é
peccato se vissuta castamente. Lo diventa quando praticata e spesso ancora
propagandata". In quel caso?: "bisogna aver coraggio con delicatezza,
magari avvisando prima l'interessato o in caso di funerale i parenti, che non
si può ammnistrare la comunione o il rito funebre. Magari pregare per la sua
anima e questo si deve. Questa esclusione dal funerale non va vista come
discriminazione, ma salutare medicina per chi lo ha circondato. Oggi abbiamo
bisogno di maggior fermezza e rispetto della disciplina. Sono scelte che
costano care, talvolta impopolari, ma alla lunga rendono".
Eccellenza, in
che modo valuta la marcia dei conduttori Rai che protestavano per la
soppressione temporanea causa par condicio di alcuni programmi?: "la
giudico infondata ed immorale. Intanto in nessuna azienda é dato modo al
dipendente,specie se continua a percepire lo stipendio, di ribellarsi. Poi si
tratta di privilegiati che guadagnano fior di milioni al contrario dei
proletari che dicono voler difendere. La verità é che per la faziosità
sfacciata di uno, Santoro, alla fine pagano tutti".
Bruno Volpe da Pontifex.Roma (
Venerdì
05 Marzo 2010 00:00)
|