Tursi - Triplice ordinazione di diaconi permanenti,
nello scenario monumentale della Basilica Minore della Madonna di Anglona,
primo Santuario diocesano. La sera di mercoledì 15 settembre, infati, si è
svolta la cerimonia per il diaconato di Vito Cavallo, Francesco Gentile e
Vincenzo Terracina, con la Preghiera consacratoria e
l'Imposizione delle mani di mons. Francesco Nolé, vescovo della diocesi
di Tursi-Lagonegro, alla presenza di numerosi fedeli. "Gli ordinandi hanno
completato la specifica formazione spirituale e liturgica sotto la guida di Don
Francesco Lacanna, delegato vescovile, e gli studi di teologia presso
l'Istituto di Scienze Religiose ‘Sant'Andrea
Avellino' di Chiaromonte", informa don Gianluca Bellusci, responsabile
dell'ufficio Stampa della Curia tursitana. La riscoperta della Verità del
Vangelo ed un impegno cristiano testimoniato nella quotidianità del sociale,
caratterizza una scelta di vita comunque coraggiosa. Tale ordine gerarchico,
nella Chiesa cattolica, dopo il Concilio Vaticano II, è conferito a chi non
intende accedere al presbiteriato.
Vito Cavallo, 35 anni,
farmacista, nato a Sant'Arcangelo, dove risiede, proviene dalla parrocchia S. Giuseppe Operaio della frazione di San
Brancato, è coniugato con Maria D'Agostino e ha due figli. Francesco Gentile,
55 anni a novembre, artigiano, nato e residente a Castelluccio Superiore,
arriva dalla Parrocchia S.Margherita vergine e martire, è coniugato con
Francesca Milione, ha un figlio. Vincenzo Terracina, 54 anni, impiegato,
proviene dalla Parrocchia Maria SS. Della Visitazione di Senise, dove è nato e
vive con la moglie Isabella Spagnolo e i due figli. Ma proprio la
"normalità" del curriculum vitae dei tre nuovi diaconi, rende eccezionale il
lieto evento nella Chiesa locale.
Salvatore Verde
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