ArchiviA
di Rotondella ha ristampato il magnifico libro del 1851 di Antonio Nigro sulla
storia di Tursi
Tursi
- Non una semplice ristampa anastatica, ma una nuova seppur integrale
riscrittura (note comprese) dell'introvabile testo "Memoria topografica istorica sulla Città di Tursi e sull'antica
Pandosia di Eraclea oggi Anglona", ancora oggi fondamentale e insuperato
per conoscere le sorti alterne, tra gloria del passato e certa crisi della
modernità, della storia di Tursi e
della diocesi di Anglona. Il prezioso libro fu pubblicato nel 1851
presso la Tipografia Miranda con sede a Napoli, dall'umanista Antonio Nigro,
nato nel 1764 a Tursi, dove si spense la sera del 19 maggio del 1854".
Figlio
di Giuseppe, contadino, e di Domenica Merlino - ricorda nella nota biografica Rocco
Campese - esercitò la professione di medico coltivando, nello stesso tempo, la
passione per l'archeologia e per la storia della propria terra, con un
particolare interesse verso quella ecclesiastica". Il valore di Nigro è
riconosciuto già nell'Ottocento, essendo citato come letterato e archeologo
nella Storia storiografia lucana (p.
213) e nel terzo volume del Dizionario
dei Patrioti Lucani Artefici e Oppositori (1700-1870) (p. 438), entrambi di
Tommaso Pedio, che riporta anche i riferimenti di Angelo Bozza in Lucania II (p.320) e di Giuseppe Gattini in Bibliografia Basilicata (p.34 e n. 301).
In elegante veste grafica, la nuova edizione è stata realizzata da
ArchiviA di Rotondella (per acquisti diretti: via Pepe, n. 5 - e-mail:
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)
nella collana Antica biblioteca di
Lucania Basilicata, curata dal giornalista Battista D'Alessandro, che annota: "La
sua ‘Memoria' ha rappresentato sino al 1975, anno di pubblicazione della ‘Storia
di Tursi' di Rocco Bruno, l'unica
ricerca disponibile sull'importante centro lucano e continua ad essere, ancora
oggi, basilare per ricercatori e studiosi. Un testo ricco di informazioni su
Tursi, sugli antichi centri di Eraclea e Pandosia, sulla stessa Anglona, oltre
a quelle relative a periodo in cui il Nigro Visse e del quale fu diretto
testimone".
Il volume (192 pag., euro 15,00) è suddiviso in tre parti: "Memoria
topografica istorica sulla Città di Tursi", "Memoria sull'antica Pandosia di
Eraclea oggi detta Anglona", "Serie cronologica de' Vescovi prima di Anglona, e
poi di Anglona e Tursi", mentre in "Appendice" sono raccolti una serie di
documenti del XVI secolo riguardanti l'organizzazione della Diocesi. Non che
tutto il Nigro sia pacificamente acquisito dagli studi successivi, ma proprio
gli approfondimenti ultimi sembrano confermare la bontà assoluta della incisiva
trattazione e anche talune sue intuizioni. Dunque, una iniziativa editoriale comunque meritoria, e se ne avvertiva da decenni
la mancanza di una disponibilità immediata, che potrà favorire la diffusione e
agevolare la lettura, ma che non dovrebbe sicuramente mancare nelle case dei tursitani
in loco e di quelli sparsi per il mondo, per addentrasi nei meandri di una
città che sembra non finire mai di stupire, ancora oggi.
Salvatore
Verde
dal
quotidiano LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO
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