Tursi - Il millenario sito
tursitano del santuario di Santa Maria di Anglona, monumento nazionale per i
suoi tesori d'arte, dal 2000 Basilica Minore per volere di Papa Wojtyla, è
oggetto di rinnovato e grande interesse accademico, con un congresso
internazionale di archeologia, storia e arte lucana, dal titolo "Il territorio
e il santuario di Santa Maria di Anglona dalle origini al medioevo", in
svolgimento dalla mattina (ore 9,00) di lunedì
3 alla sera del 5 settembre prossimo. L'appuntamento è patrocinato e
sostenuto dal contributo congiunto di: Diocesi di Tursi-Lagonegro, Regione
Basilicata, Ministero per i Beni e le Attività culturali, Università di Perugia
- Facoltà di Lettere e Filosofia, Comune e Itcgt "M. Capitolo" di Tursi.
Davvero notevole e assai prestigioso l'elenco degli invitati, ospiti e
studiosi, che interverranno (il primo giorno presso la sala convegni dello
stesso santuario e gli altri due nell'aula magna dell'Istituto scolastico tursitano,
nel rione di Santiquaranta).
In apertura, con la
presidenza affidata a Roberto Giordani,
si alterneranno a relazionare: Mario
Montemurro (Geologo), "Analisi geomorfologia del pianoro di Anglona"; Salvatore Bianco e Addolorata Preite (direttore e funzionaria del Museo nazionale
della Siritide di Policoro), "Le
Basse vallate dell'Agri e del Sinni tra l'Età del Bronzo e la prima Età del Ferro";
Antonio De Siena (direttore del
Museo Archeologico di Metaponto), "Precolonizzazione
greca in Basilicata"; Giampiero Pianu (Università
di Sassari), "La colonizzazione
greca in Basilicata"); Liliana Giardino
(Università di Lecce), "Romanizzazione in Basilicata"; Lorenzo Quilici (Università di Bologna),
"Insediamenti e viabilità nell'antichità
tra Agri e Sinni"; dalle ore 15,30, altre due relazioni, di Savino Gallo (Università di Perugia), "Le
Tavole di Herakleia", e Massimo
Casagrande (Univ. Sassari), "Riti e attestazioni cultuali nella piazza
inferiore di Heraklea lucana".
Martedì, presidenza alternata
tra mattino, di Cosimo Damiano Fonseca (Accademia
dei Lincei), e pomeriggio, del duo Vera Von
Falkenhausen (Università di Roma)-Michele
D'Elia (direttore della Fondazione Zetema di Matera), con spazio in coda ad
eventuali discussioni. Nutrito lo svolgimento delle relazioni: Pietro Dalena (Università della
Calabria), "Aspetti della viabilità
medievale nel metapontino"; Francesco
Panarelli (Università della Basilicata), "Il monachesimo nella diocesi di
Tursi-Anglona - sec.XI-XIV; Cristina Antenna (Univ. Basilicata), "La diocesi di
Tursi-Anglona - sec.XI-XIV; Vincenzo
Spera (Università di Siena), "I
culti mariani e pratiche devozionali tra Anglona e Sirino"; Giuseppe Roma (Univ. Calabria), "Gli affreschi di Santa Maria di
Anglona alla luce delle recenti indagini"; nella ripresa pomeridiana (dalle ore
16,30): Valentino Pace (Università
di Udine), "'Maniera graeca'
nell'Italia meridionale intorno al 1200"; Robin
Cormak (Università di Oxford), "Patmos";
Sulamith Brodbeck (Università di Parigi I), "Monreale e
l'agiografia in immagine"; Corrado
Fratini (Univ. Perugia), " La
statua lignea della Madonna di santa Maria di Anglona".
Presieduta da Marina Falla Castelfranchi (Univ.
Lecce), anche la giornata conclusiva è aperta a possibili sollecitazioni degli
astanti e annovera i contributi di: Roberto
Fusco (ricercatore Divino Amore-Città del Vaticano), "Agiografia dei Santi
Lucani"; Lydie Hadermann-Misguich (Università
di Bruxelles), "Kurbinovo e la
pittura tardo-comnena"; Dietrich
Heissenbuttel (Università di Stoccarda), "Matera. Pittura e società nel XII
secolo"; Xenia Muratova, "Le mattonelle
figurate e i Bestiari", e Olga Popova,
"Pittura Bizantina in Russia tra fine XII e inizi XIII secolo" (entrambe
dell'Università di Mosca); Maria
Vittoria Fontana (Università La
Sapienza di Roma), "Le
iscrizioni pseudo-epigrafiche dell'alfabeto arabo in Santa Maria di Anglona"; Eftimios Tsigaridas (Università di
Salonicco), "Pittura nella Grecia continentale tra fine XII e inizi XIII
secolo"; quindi (dalle ore 17,00) gli apporti di: Nicola Montesano (Univ. Basilicata), "La Rabatana
di Tursi. Processi storici e sviluppi urbani"; Mary Padula (Univ. Perugia),
"Osservazioni e comparazioni su esempi di formelle fittili nel bacino del
Mediterraneo"; Pasquale Zacheo (capitano-comandante
dei Carabinieri di Policoro), "La criminalità e l'arte". Nell'intervallo è
programmata la visita guidata al Santuario di Anglona.
In scaletta anche i saluti
del neo sindaco Antonio Guida, di Giuliana Tocco, già soprintendente ai
Beni archeologici della regione, di Vito
De Filippo, Presidente della Regione Basilicata, e di mon. Francescantonio Nolè, vescovo della
diocesi, e di Angelo Castronuovo,
preside dell'Istituto scolastico e rappresentante legale del Comitato
scientifico e tecnico.
Secondo gli autori del
progetto dell'Università di Perugia, Roberto Giordani (presidente del comitato
scientifico, al quale sono affidate anche le complesse conclusioni
interdisciplinari) e Mary Padula (presidente del comitato tecnico e segretaria
organizzativa), sarebbe il primo del genere, com'è ben evidenziato sui
manifesti di presentazione dell'evento (che si avvale di un evocativo logo
dell'artista locale Luigi Caldararo).
"L'intento è di compiere uno studio sistematico e scientifico del sito, utile
alla valorizzazione storico-culturale della Regione Basilicata, rendendo
partecipi numerosi studiosi appartenenti alle maggiori Università italiane ed
internazionali, i quali metteranno a disposizione le proprie conoscenze. Il santuario
sin dai tempi antichi voleva comunicare ai pellegrini e visitatori importanti
messaggi religiosi, in un contesto di mare e territorio fra i più genuini (oggi
con una conservazione da far invidia a coloro che lamentano congestione
dell'ambiente)".
Leandro Verde
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