Delibera Consiliare del 1862: "ATTESTATO DI GRATITUDINE ALLA FAMIGLIA OLIVA"
NB:
questo documento viene riproposto in occasione della intitolazione della piazzetta sul torrente Pescogrosso a Laura Beatrice Oliva, nella trascrizione fedele e integrale, così
come l'abbiamo pubblicata sul bimestrale TURSITANI, n. 1 MAG-GIU 2004, a pagina 12.
Ricavata
direttamente dal testo manoscritto originario, perciò senza correzioni di
sorta, rappresenta la prima attestazione onorifica della storia tursitana, dopo
l'unificazione del Regno d'Italia. Una versione impropria era già apparsa nella
"Storia di Tursi" di Rocco Bruno, sia nella prima che nella seconda edizione (1979 e 1989). (s.v.)
Provincia di
Basilicata - Circondario di Lagonegro - Comune di Tursi
Processo Verbale di deliberazione del Consiglio Comunale - Sessione
ordinaria di Autunno - Seduta unica Convocazione prima.
Per un'attestato di
gratitudine alla famiglia Oliva.
L'anno milleottocentosessantadue il giorno diciassette del mese di ottobre
in Tursi, e nella sala consiliare del minucipio,
Convocato il Consilgio Comunale mei modi e nei termini stabiliti dagli
articoli 76 e 77 della Legge 23 Ottobre 1859; si è radunato nelle persone di
Consiglieri i Signori D. Filippo Sacerdote Panevino, D. Antonio Ranù, D.
Vincenzo Favale, D. Giuseppe Antonio Latronico, D. Gregorio Ayr, D. Giuseppe
Nicola Rocco, D. Giuseppe Mazzei, D. Francesco Ginnari Pepe, D. Ludovico
Labriola, D. Giuseppe Camerino, D. Vincenzo Ottati, D. Vincenzo Viccari, D.
Vincenzo Guida.
E avendo il Sindaco Presidente riconosciuto che il numero de' Consiglieri è
sufficiente per la legalità della riunione, ha così spiegato la mozione posta
all'ordine del giorno di ieri nell'invito del Consiglio.
Signori. In questo Comune, come da tutti si sà, per antica conoscenza
personale, a chi per tradizione vi fù il celebre pittore Francesco Oliva, il
quale qui stesso diede i natali a' due illustri poeti Domenico ed Antonio, che
per quanto sventurati vissero e martoriati nel passato dispotismo, per
altrettanto si fecero merito nella repubblica letteraria. Da questi tronchi
abbondanti di sei edifici nuovi ne sono venuti rampolli, che fecero già
l'ammirazione non sol d'Italia, ma, verso l'Estero ancora per le loro virtù e
dottrine che giornalmente vengono in luce. Dessi sono il saggio Cesare che or
siede Procuratore Generale Sostituto del Re a Torino, e la celebre poetessa la Laura Bice del Sole di
Senise maritata al distintissimo Commendator Mancini. Or se quest'albero di sì
preziosi frutti, che ha le sue radici in questa nistra patria debb'essere
trascurato, io lo metto alla considerazione dell'intero Consiglio municipale,
che veggo stamane tutto radunato onde inaugurare la sessione autunnale del
1862.
Se i quadri del Francesco Oliva hanno oggidì acquistato tanto merito
artistico in Francia, ed in Italia che li fà quasi raggiungere il pregio delle
opere de' Tiziani, de' Raffaellli, e de' Caracci.
Se le produzioni de' Fratelli Domenico ed Antonio formano epoca a' di
nostri sì per la loro importanza letteraria, che per le aspirazioni che
rivelano due martiri della Libertà Italiana.
Se le poesie della Laura inspirate ne' sentimenti paterni vengon
giornalmente ammirate per la maschia robustezza, e l'altezza del sentire.
Se l'enciclopedico, dotto Mancini fà
girare il suo nome politico in Europa. ....
Se tuttocciò è vero, chi non veda la necessità di riconoscere tali degni
soggetti, rivendicarli, per così dire, a noi, stimarne i meriti, amarne le
qualità, e vantarci di esser oriunti di questo nostro suolo? Non si rinoma la
nostra madre Eraclea per aver dato i natali a Zeusi? E Venosa, e Potenza, ed
Arpino non si vantano di aver dato alla luce Orazio, Mario Pagano e Cicerone?
Adunque desidero o Signori, che il nome di questa Patria non vada
dimenticato, e che una menzione rimanga per la storia degli uomini illustri che
la stessa ha prodotti dal suo seno.
Il Consiglio
Inteso la mozione del Sindaco.
Ha deciso anzitutto che la sessione presente sia pubblica, e quindi.
Considerando dalla seguìta discussione.
Di esser opera non men lodevole, che giusta il mostrarsi grato a coloro,
che sudano per la virtù, rendersi singolari al mondo, a travagliarsi per la
libertà della nazione, dappoichè dal nome che essi acquistano ne và superba e
compartecipante ancor la patria che gli ha dato i natali.
Che se Tursi ha sempre serbato pe' defunti Oliva una gratissima memoria,
questa è stata limitata ne' cuori sensibili, e nella ristretta sfera della
Città senza essersi potuto, per la condizione de' tempi trascorsi, farne mai
pubblico attestato.
Di esser adesso il momento opportuno rinnovare gli antecedenti, e far si,
la mercè preventiva annuenza de' nostri cari in parola, che riviva e si eterni la Cittadinanza
dell'illustre Famiglia.
Facendosi interprete del voto di tutti i Tursitani, Esso consiglio
unanimemente ha deliberato.
Di esser superbo questo Municipio per aver dato i natali al celebre pittore
Francesco Oliva, ed a' suoi figli celeberrimi Antonio Maria, e Domenico
Simeone, di cui sopravvivendo il Cavalier Cesare, e Laura Beatrice col genero
Commendator Pasquale Stanislao Mancini.Tre astri risplendenti nella sfera
politica d'Italia, li riconosce tutti per benemeriti della Patria. Offre a
questa distintissima famiglia il primo posto nella Cittadinanza Tursitana; e
sarebbero lietissimi i cittadini di Tursi se il Signor Mancini, ed i Signori
Oliva accettassero questa ingenua offerta, che di vero cuore han saputo presciegliere
a' loro altissimi meriti. A cura del sindaco notiziari la presente a chi è
diretta dietro le formalità di legge.
Il presente verbale è stato letto da me' infrascritto Segretario Comunale
al Consiglio, e dal medesimo approvato, si sono meco sottoscritti i Signori
Presidente e membro anziano.
Il sindaco Gianlorenzo La guardia
Antonio Ranù Cons. Anziano
Nicola Favale Segr.
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