La cerimonia della firma del Protocollo di Amicizia tra la Città di Genova e la Città di Tursi, si è svolta alla fine di settembre a mezzogiorno nell’ampio salone principale di Palazzo Tursi, dal 1848 sede del Municipio della Superba Città. (Un tempo era magnifica dimora della grande e nobile famiglia genovese dei Doria, dalla fine del secolo XVI e per oltre duecento anni anche Duchi di Tursi nella discendenza di Carlo Doria, figlio di Giovanni Andrea Doria, Principe di Melfi). L’apposizione delle firme del sindaco di Genova on. Giuseppe Pericu e del primo cittadino di Tursi Salvatore Caputo, sotto gli sguardi dei vicini assessori alla Cultura, rispettivamente Luca Barzani e Francesco Ottomano, è stato sottolineato da un lungo e caloroso applauso della nutrita delegazione ufficiale degli amministratori comunali arrivata la sera prima da Tursi, dai rappresentanti dell’Associazione dei Lucani a Genova, con il loro presidente Rocco Magno, e soprattutto della partecipata presenza dei tanti emigranti tursitani, nel capoluogo ligure da circa mezzo secolo (oggi sono oltre seimila nelle ramificazioni plurigenerazionali, più degli effettivi residenti, ormai 5500 circa nel paese d’origine), nonostante la ferialità della giornata lavorativa. Un gemellaggio istituzionale rincorso invano da decenni, dunque atteso soprattutto dalla comunità tursitana, come ha inteso, facendosene sensibile e puntuale interprete, il Sindaco Pericu, che, nel volgere di un anno dalla garbata, audace e legittima richiesta-aspirazione dei tursitani, ha suggellato l’atto formale. Che è stato dedicato al maresciallo trentasettenne Adolfo Ferrara, caduto a Genova nell’esercizio del proprio dovere lo scorso 3 agosto durante un fallito tentativo di rapina, per il quale il Sindaco Caputo, dopo aver preannunciato la intitolazione di una strada nel paese natale, ha chiesto ed ottenuto un impegno per un attestato al valor civile alla sfortunata guardia giurata di Tursi. Negli indirizzi di saluto, nei modi cordiali e sobri, con i rituali doni, vini e frutta tipica di stagione, assieme a diversi libri scambiati, oltre che nella disponibilità di tutti i collaboratori, si è potuto apprezzare un condiviso sentimento forte di grande e ritrovata amicizia, complice anche l’ottima intesa personale tra i due sindaci. Autentici protagonisti di “una giornata memorabile per i cittadini di Tursi, grati al Sindaco Pericu e onorati dalla sua passione civile che ci ha fatto il dono più grande: la sua amicizia”, ha detto il Sindaco Caputo. Il Sindaco genovese ha apprezzato molto “l’autenticità di un gesto che è destinato a caricarsi di ulteriori significati futuri.”, annunciando a sorpresa di voler “anticipare alla primavera prossima la firma a Tursi, occasione unica per conoscere la straordinaria terra del ricordo di tanti emigranti, il vasto territorio del ducato doriano e per visitare anche Matera”. Un feeling colto pure dai molti astanti pensionati, con simpatia e particolare calore ed emozione, tra occhi lucidi e volti segnati dai sacrifici sopportati e dal tempo trascorso lontano da casa e dagli affetti originari. Qualcuno, come Gaetano Pellegrino, imprenditore a Vigevano, ha voluto esserci con la famiglia, “in un giorno memorabile, con una convinzione sincera”, commenta Caputo, “di aver realizzato qualcosa che resterà e che deve avere un seguito, anche nel rispetto dei tanti che nella Città della lanterna hanno vissuto, a volte realizzando i propri sogni, a volte no, ma sempre con grande dignità”. Leandro Verde
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