Le
formelle di Anglona in un articolo di Prinzo sul trimestrale "la
ceramica in Italia e nel mondo"
In
edicola da alcuni giorni, il n. 5/2010
del trimestrale "la ceramica in Italia e nel mondo" contiene nella rubrica
"restaurando" un grazioso articolo dal titolo "Storia di un colpo di fulmine: le
formelle fittili del santuario di Anglona", della collaboratrice Maria Teresa Prinzo, dal 2009 tursitana
d'adozione. Lo scritto è corredato da quattro efficaci fotografie (due
formelle, la facciata principale del santuario della Madonna di Anglona e una
panoramica della Rabatana di Tursi vista da sud).
Il testo
riassume il mistero
tuttora parzialmente irrisolto della presenza, della stessa collocazione
e
dell'impianto decorativo, più che dell'origine, produzione e
provenienza, di
tali numerose formelle (con rilievi delicati che rappresentano strani
animali,
uomini-pesce, guerrieri, ornati vegetali stilizzati e completati da
grafemi
cufici), tutte posizionate nelle mura del millenario luogo di culto,
sull'omonimo
colle tra i fiumi Agri e Sinni. Un recente interesse continuo: nel 2007
anche la
giovane neolaureata Mary Padula,
studiosa tursitana-policorese, ha presentato una sua relazione sulle
formelle al
convegno internazionale di studi su Anglona.
s.v.
Maria
Teresa
Prinzo
è nata a Magenta (MI) nel 1957 e ha sempre vissuto a Milano fino a
luglio
dell'anno scorso, quando si è trasferita a Tursi, anche per motivi
sentimentali.
"Dopo Liceo artistico di Brera, ho frequentato la bottega di una brava
restauratrice, con la quale ho fatto la gavetta, come si dice in gergo,
sempre
cercando di tenermi al passo frequentando i corsi di aggiornamento in
giro per l'Italia. Nel 1980 ho aperto un mio laboratorio e alla fine
degli anni
Ottanta sono stata contattata da una scuola di formazione professionale
della
Regione Lombardia per progettare un corso post diploma di restauro, dove
ho
insegnato. Successivamente sono diventata socia della importante
Cooperativa
per il Restauro (la stessa che ha restaurato il teatro alla Scala e
palazzo
Reale di Milano, fra i tanti), con l'incarico di responsabile del
Laboratorio
di restauro ceramico". Da un anno collabora, con articoli sul restauro,
con la
rivista "la
Ceramica in Italia e nel mondo".
Per
esprimere realisticamente la sua voglia di collaborazione con il
territorio,
tra le tante idee quella di aprire un laboratorio artistico-artigianale.
Per
contatti:
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